Simone Gialdini: “Esercenti in prima linea nella formazione degli spettatori del futuro”

Simone Gialdini, Direttore Generale dell'ANEC - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, si trova a Palermo in occasione degli AnecLAB organizzati nell'ambito delle Giornate del Cinema per la Scuola, in programma nel capoluogo siciliano dal 16 al 18 ottobre 2023


PALERMO – Simone Gialdini, Direttore Generale dell’ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema, si trova a Palermo in occasione degli AnecLAB organizzati nell’ambito delle Giornate del Cinema per la Scuola, in programma nel capoluogo siciliano dal 16 al 18 ottobre 2023.

Simone Gialdini, cosa si aspetta dalle iniziative previste in questi giorni a Palermo?

Il contesto sono Le Giornate del Cinema per la Scuola promosse e organizzate per la prima volta dai ministeri della Cultura e dell’istruzione. Parallelamente agli appuntamenti per i docenti e i dirigenti scolastici che si svolgono alla Zisa, l’Anec svolge al cinema Tiffany un progetto speciale rivolto agli studenti e alle studentesse, con 12 laboratori in due giornate. È un primo esperimento per coinvolgere tutti i principali promotori dei progetti di Cinema Scuola sviluppati nell’arco dello scorso anno scolastico e radunarli tutti in un’unica location, in due giorni per mettersi a confronto e sperimentarsi con la popolazione scolastica di un unico territorio. Quello che ci aspettiamo noi è una maggiore condivisione di quelle che sono le best practice in tema di sviluppo, promozione e formazione del cinema per gli studenti, ma anche nell’accrescere le esperienze e il know how dei singoli organizzatori.

Da tempo tutti auspichiamo che la formazione al cinema e all’immagione possa entrare nei programmi scolastici. A che punto siamo in tal senso?

Sicuramente questo è anche un desiderata del sottosegretario Lucia Borgonzoni. Lei è molto attenta in tema di formazione cinema e scuola. Gli anni della pandemia hanno congelato molte attività, però adesso riprendendo questi appuntamenti, si spera che nel breve – con i tempi ministeriali – si possa arrivare a creare – magari non i tutti gli enti scolastici – dei profili in cui il cinema e l’educazione all’immagine diventi parte del palinsesto scolastico.

Che ruolo dovrebbero avere gli esercenti?

Le proiezioni scolastiche al mattino, per esempio, fanno parte dell’attività consueta degli esercenti. Negli ultimi anni, l’attenzione dei due ministeri è stata molto concentrata su questo aspetto, addirittura con la creazione di registi, grazie a dei formatori culturali che hanno fatto un percorso specifico orientato alla formazione. Gli esercenti devono sempre essere più attenti nel promuovere sui territori le attività le attività e le opportunità che ci sono in tema di contenuti cinematografici. Ogni stagione abbiamo film, anche di prima visione – ma anche di repertorio o rassegne – che possono essere presentati agli studenti. Ma non solo: non bisogna limitarsi a fare delle proiezioni di cinema ma cominciare a essere loro stessi in prima linea, coinvolgendo questi formatori riconosciuti dal ministero a supportare le visioni. Perché soltanto accompagnando la visione del film con tematiche specifiche, insieme a persone che sanno leggere il linguaggio e soprattutto sanno comunicare con gli studenti si riesce ad accrescere la capacità formativa dello spettatore del domani.

Sono questi spettatori del domani che dovranno salvare le sale?

C’è un dato importante: la fascia maggiore che frequenta il cinema sono gli under 35. Il tema è che i giovani vanno al cinema a vedere magari titoli più di ampio respiro e non hanno quella formazione culturale che li può avvicinare alla cinematografia d’essai e di qualità, che caratterizza il nostro territorio e la nostra produzione. In questa direzione, bisogna lavorare per dare loro questa consapevolezza, questa presa di coscienza maggiore in termini di qualità di prodotto che possono vedere. Anche in passato, ogni esercente ha testimonianze di film prodotte agli studenti, che ammettono candidamente che se non li avessero costretti non li avrebbero mai visti, perdendosi dei grandi titoli.

Vedendo l’incredibile The Sphere di Las Vegas ci si rende conto delle potenzialità tecnologiche legate all’intrattenimento audiovisivo. Quale lo stato dell’evoluzione tecnologica nel nostro paese?

In Italia per quanto riguarda l’aspetto tecnologico siamo ancora un passo indietro rispetto all’attenzione che c’è in altri paesi. Bisogna parlare delle sale IMAX e delle PLF (Premium Large Format), un acronimo che tende a identificare dal grande schermo, all’audio potenziato, alla tecnologia più avanzata, fino a un comfort molto elevato. In Italia il PLF non è uno standard raggiunto in molte sale, anche se si sta cercando di andare in quella direzione, soprattutto visto anche il grande successo di Oppenheimer. Se vediamo i risultati del film nella sala Energia di Melzo e nella sala IMAX di Orio, sono incredibili. Sale che fanno dalle 45mila alle 50mila presenze su uno schermo solo. Da parte del pubblico si sta ricercando, soprattutto da dopo la pandemia, un certo tipo di qualità e soprattutto si riconosce un valore a delle sale, che possono permettersi di avere dei prezzi molto più alti rispetto a quello che è il prezzo medio del cinema in Italia.

Carlo D'Acquisto
15 Ottobre 2023

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