Al via la stagione dei premi con le nomination del Film Independent Spirit Award 2018, gli Oscar del cinema indipendente, annunciate martedì mattina da Lily Collins, Tessa Thompson e dal presidente del Festival Josh Welsh al Jeremy Hotel di West Hollywood.
Gli Spirit Award, giunti alla 33esima edizione, da alcuni anni affiancano e spesso anticipano i premi degli Oscar, come nel caso di Moonlight, Spotlight, Birdman, The Artist e 12 Anni Schiavo, che hanno vinto entrambi i premi.
A guidare le nomination di questa edizione c’è un film italiano, Call me by your name di Luca Guadagnino, in testa alla lista con 6 menzioni: miglior film, miglior regia, miglior fotografia (Sayombhu Mukdeeprom), miglior montaggio (Walter Fasano), miglior attore protagonista (Timothée Chalamet), miglior attore non protagonista (Armie Hammer).
Ma Guadagnino non è l’unico italiano della lista, perché si contende il premio di miglior regia con il regista italo-americano Jonas Carpignano, che rappresenta l’Italia nella corsa agli Oscar con A Ciambra.
L’adolescenza e le prime scoperte in amore per un giovane omosessuale e il mondo a sé dei rom calabresi di Gioia Tauro: due film italiani di formazione, in competizione tra loro per lo Spirit, di cui conosceremo i risultati il 3 marzo, il giorno prima degli Oscar, cui partecipano in diverse categorie.
Dopo Call me by your name si sono piazzati con cinque nomination Get Out di Jordan Peele e Good Time dei fratelli Safdie; con 4 Lady Bird, il film diretto e interpretato da Greta Gerwig, e The Rider, scritto e diretto da Chloé Zhao e presentato lo scorso settembre a Toronto. A seguire Tre manifesti a Ebbing, Missouri, presentato a Venezia, I, Tonya e Columbus con 3 e The Florida Project di Sean Baker, che chiuderà l’imminente Torino Film Festival 2017, The Big Sick, L’uccisione di un cervo sacro, Beatriz a cena, Beach Rats, Dayveon, Oh Lucy e Quest con due menzioni.
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