Giovedì 21 dicembre, la rassegna stampa

Il contratto collettivo nazionale per attori e attrici, i D'Innocenzo a Berlino, Siani sulla comicità e il politicamente corretto e l'intervista a Pupi Avati


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.   

PRIMO CONTRATTO NAZIONALE PER ATTORI E ATTRICI
Firmato all’Anica il primo contratto collettivo nazionale per le attrici e gli attori del cinema e della televisione in Italia. A ratificarlo presso l’Anica sono stati i sindacati Slc.Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, con una delegazione di attori tra cui Giulio Scarpati, Fabrizio Gifuni, Vittoria Puccini e Pietro Sermonti. “Un evento di portata storica per il comparto audiovisivo italiano”, ha dichiarato Chiara Sbarigia, presidente di Apa e Cinecittà. Ora il contratto andrà sottoposto alle assemblee dei lavoratori per l’approvazione.

I D’INNOCENZO A BERLINO
Selezionata per la Berlinale 2024 la serie Sky Original ideata e diretta dai fratelli D’InnocenzoDostoevskij. Filippo Timi interpreta un brillante ma tormentato detective a caccia di un serial killer. Nel cast anche Gabriel MontesiCarlotta Gamba e Federico Vanni. “Berlino per noi è casa”, hanno dichiarato i registi.

SIANI: “IL MIO NUOVO FILM COME ‘WEEKEND CON IL MORTO'”
Sul Corriere della Sera Alessandro Siani, in sala con Succede anche nelle migliori famiglieracconta il nuovo film e riflette sulla vita da comico. “Siamo frenati dal politicamente corretto – dichiara l’attore e regista – dobbiamo auto limitarci, è come chiedere a un giornalista di non parlare della disoccupazione”. Modello per il film è stato Weekend con il morto: “Questa volta cambio tono”.

PUPI AVATI E REGALO DI NATALE
Su Avvenire Massimiliano Castellani intervista Pupi Avati, che in occasione delle feste ricorda il suo Regalo di Natale. “Il mio film possiede la magia, anche se alla fine resta l’amarezza dell’amicizia tradita”.

TRA CINEMA E TEATRO, PAOLO BONACELLI
“Chi sono io? Uno che crede nel suo lavoro e negli altri”. Così Paolo Banacelli, intervistato da Alessandro Ferrucci per Il Fatto Quotidiano. L’attore, ora in tournée con uno spettacolo teatrale, ricorda i momenti salienti di una carriera che l’ha visto interpretare ruoli immortali come il Da Vinci di Non ci resta che piangere o l’apparizione in Salò di Pasolini. “Qui c’è un rimpianto umano e professionale: secondo alcuni, se non fosse stato ucciso, sarei diventato il suo attore feticcio”.

CINEMA E TIKTOK: MONDI IN COLLISIONE
TikTok sempre più centrale nella comunicazione dei titoli cinematografici. “I creators, usando nuovi linguaggi, ci permettono di agganciare il pubblico in modo non convenzionale”, dichiara Donatella Marra, di Sony, intervistata da Ilaria Lavarino per Molto Futuro. “Abbiamo cavalcato i fenomeni generati da TikTok per incentivare la visione dei film in sala: è successo con il balletto di M3gan, con il jingle di Super Mario Bros e naturalmente con il Barbienheimer.

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