Cannes: sicurezza e libertà

Programma intenso e ricco di star per la prossima, imminente edizione del Festival di Cannes. Necessario mantenere equilibrio tra libertà e sicurezza in tempi di terrorismo internazionale


Programma intenso e ricco di star per la prossima, imminente edizione del Festival di Cannes, annunciato oggi nel corso della conferenza stampa ufficiale. Si parte alla grande con i film fuori concorso, tra cui primeggia il Big Friendly Giant di Steven Spielberg, e poi Jodie Foster (come regista) che sarà la prima star a comparire al Festival insieme a George Clooney e Julia Roberts. Presenti anche Ryan Gosling e Russell Crowe per The Nice Guys di Shane Black. Doppio Jim Jarmusch, con un documentario su Iggy Pop – presente anche lui. “Vedremo muscoli”, scherzano il presidente Pierre Lescure e il delegato generale Thierry Frémaux – e poi con il dramma Paterson (in concorso).

E ancora Sean Penn, Almodovar, Loach, Dardenne e Nichols, il ritorno di Paul Verhoeven, Park Chan-Wook, Brillante Mendoza e Nicolas Winding Refn con The Neon God, definito “un horror cannibalico sul mondo delle top model”, Mungiu, Captain Fantastic con Viggo Mortensen, già passato al Sundance. Quattro film francesi – Mal de pierres di Nicole Garcia, con Marion Cotillard e Louis Garrel, Personal Shopper di Assayas, Ma Loute di Bruno Dumont, con Fabrice Luchini, Juliette Binoche e Valeria Bruni-Tedeschi, Rester vertical di Alain Guiraudie – nessun italiano in concorso, però non ci si può certo lamentare.

Ci sono anche delle novità organizzative. Una maggior copertura grazie ai nuovi accordi presi con Canal+, un numero un po’ più elevato di proiezioni e soprattutto, nessun film di chiusura: “Il film di chiusura sarà la Palma d’oro – spiega Frémaux – stiamo sperimentando. E’ il modo migliore per permettere di goderne a chi arriva durante l’ultimo weekend. Cannes ha avuto in chiusura bellissimi film negli anni passati, pensiamo a Thelma & Louise, ma è vero che durante gli ultimi giorni ci sono meno persone, meno media, e insomma c’è il rischio che le equipe di questi film si sentano messe in secondo piano. Per un film essere scoperto a Cannes è particolarmente importante. E’ il luogo del cinema ma è anche il luogo dove tradizionalmente si scrive di cinema e oggi, con l’arrivo dei blog e dei nuovi media, questo è più vero che mai e vogliamo mantenere la tradizione e agevolarla il più possibile, perché i film ne traggano maggior vantaggio possibile”. Impossibile non tirare in ballo la questione dei rapporti con il mondo arabo – non ci sono film arabi in concorso – ma soprattutto della gestione della sicurezza in tempi di terrorismo internazionale. Al primo punto risponde Frémaux: “Noi non facciamo molta differenza tra i film in concorso o quelli fuori concorso. Se sono nella selezione vuol dire che ufficialmente il Festival li ha apprezzati. Ad ogni modo non abbiamo subito nessun genere di influenza nel corso della selezione”.

Sul secondo è invece Lescure a esprimersi in maniera molto dettagliata: “Stiamo facendo di tutto – e sono impressionato dai risultati – per riuscire a bilanciare la necessità di un piano di sicurezza forte e quella di mantenere l’atmosfera di libertà e divertimento che ci deve essere in un Festival. A occuparsi dell’interno del palazzo e della sua immediata prossimità avremo cinquecento persone: è gente agguerrita ed esperta con un livello di attenzione particolare in linea con quello che si sta avendo oggi in tutte le sale di spettacolo e nei luoghi di eventi sportivi in Francia. La Regione, Il Ministero degli Interni e il Prefetto delle Alpi Marittime stanno adottando piani pragmatici per attuare sistemi di sicurezza seri e al contempo fluidi sulla Croisette e su tutti gli spazi dove la gente passeggia o si ritrova durante il Festival”. 

A questo link la lista completa dei film selezionati: http://www.festival-cannes.com/fr/article/62135.html

14 Aprile 2016

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