Il 22 maggio del 1920 nasceva Else Blangsted, che avrebbe dunque compiuto il suo 100esimo compleanno tra un paio di settimane, ma purtroppo è mancata, il 1 maggio, a Los Angeles, per cause naturali, come confermato dalla produttrice Deborah Oppenheimer, sua cugina.
Steven Spielberg, Robert Redford e Sydney Pollack, I Goonies, Tootsie, Il colore viola, Figli di un Dio minore, nomi di grandi registi e titoli culto del Cinema, per questa signora ebrea, cresciuta in Germania, rimasta incita sedicenne, con una drammatica vicenda di tentato suicidio e poi decesso della piccola durante il parto, le era stato detto: Blangsted fuggì per “conquistare” Hollywood, e ha conosciuto sua figlia naturale solo a 64 anni, affermandosi nel frattempo come music editor.
Else Blangsted, a 88 anni, ha ricevuto il premio alla Carriera assegnato dalla Motion Pictures Sound Editors, dichiarando sul palco: “Come tutti gli altri ho fatto il mio lavoro e ho dato il meglio. L’ho semplicemente fatto più a lungo, non in modo migliore”.
Il “debutto” statunitense fu prima come tata di famiglia, ma del produttore Mervyn LeRoy: ottenne poi altri lavori per gli Studios, scelta anche per un piccolo ruolo in Sansone e Dalila di DeMille.
La famiglia della signora Blangsted ha dichirato che lei ha lasciato disposizioni precise sulle canzoni che desidera siano eseguite al proprio funerale, tra cui God Bless the Child di Billie Holiday e You Can Leave Your Hat On di Randy Newman.
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