Bella vita che si fa all’università, dicevano. Ma qui, in Universitas Tenebrarum è davvero così. Dal 1°maggio in esclusiva su Prime Video la nuova divertente serie tv racconta il quotidiano di un immaginario ateneo italiano tra le sue aule affollate, i corridoi infiniti e le biblioteche della fantasmatica “Facoltà di Sociologia delle Lingue Morte”. L’obiettivo? Scalare a qualsiasi costo la classifica delle università mondiali per aggiudicarsi più fondi.
Composta da 12 episodi di 15 minuti ciascuno, Universitas Tenebrarum scritta e diretta da Michele Mellara e Alessandro Rossi e girata interamente nei locali del DamsLab dell’Università di Bologna, evidenzia con ironia e leggerezza le disfunzioni di un ambiente caratterizzato di baroni e favoritismi, in cui i docenti, ognuno con un proprio obiettivo da raggiungere, mettono in atto pratiche più o meno losche. Tra i professori competenti, quelli scarsamente devoti al loro nobile ruolo di insegnanti, studenti balordi e saccenti, e un personale non docente, svogliato e perditempo, si scaturiscono una serie di situazioni assurde e paradossali che trascineranno sul fondo l’Universitas Tenebrarum invece che sulle vette della classifica mondiale del ranking.
Prodotta da Mammut Film con il sostegno di Regione Emilia-Romagna/Emilia Romagna Film Commission, MIC e la collaborazione di Circolo Balasso, Bernstein School of Musical Theatre -BMST e DamsLab e Dar dell’Università di Bologna, Universitas Tenebrarum è un’immersione bizzarra e divertente nel mondo universitario, solitamente “poco raccontato in Italia e soprattutto quasi mai in chiave satirica o comico-umoristica.” dichiarano Mellara e Rossi “Eppure, come ogni altra istituzione, si presta alla messa in scena delle idiosincrasie e delle piccole e grandi sopraffazioni provocate dall’arrivismo, dalla cecità del potere, dall’individualismo.”
A cominciare dal grande comico e geniale trasformista Natalino Balasso che da il volto principale al racconto interpretando 3 ruoli maggiori – il Professor D’Ambrosio, il prototipo dell’accademico di buona volontà, il bidello semi analfabeta Gerry, più simile a una portinaia d’altri tempi e Il Magnifico Rettore dell’Università, che incarna il potere assoluto – e comparendo in ruoli minori. Accanto a lui, nei panni del Professor Selva-Calboni Bob Messini, Angela Malfitano in quelli della Professoressa Marzadori, Stefano Pesce che interpreta invece il Professor Ferrari, Martina Sacchetti nel ruolo della Professoressa Bernardi e Lorenzo Ansaloni che da anima all’anziano bidello Armando. Nel cast anche l’amichevole partecipazione di Tita Ruggeri (la visiting professor), Andrea Santonastaso (lo psicanalista), Licia Navarrini (la madre di Selva-Calboni) e Donatella Allegro (l’amministrativa).
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