Dopo aver raccontato l’avvio della nuova edizione, può essere utile ripercorrere la tappe principali e le finalità del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (abbreviato CIPS).
Il Piano CIPS è promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’istruzione e del Merito, in attuazione della Legge del 14 novembre 2016, n.220 “Disciplina del Cinema e dell’Audiovisivo”, che all’articolo 27 prevede di “sostenere, di concerto con il Ministero dell’istruzione, per un importo complessivo pari ad almeno il 3% della dotazione del Fondo, il potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini”. In linea con quanto previsto dalla Legge, i due Ministeri promotori firmano un Protocollo d’Intesa triennale nel 2018, poi rinnovato nel 2021.
Il Piano CIPS prende esempio da due importanti esperienze pregresse: la riforma del 2015 detta “Buona Scuola” che prevedeva il potenziamento nell’insegnamento del cinema e dei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, e la riforma del 1999 che ha dato vita al Piano Nazionale Promozione Didattica Linguaggio Cinematografico e Audiovisivo nella Scuola.
Gli obiettivi del Piano CIPS sono molteplici, innanzitutto si tratta di contrastare l’analfabetismo iconico e contribuire alla creazione di una cultura audiovisiva comune, creando ambienti di apprendimento per competenze che pongano al centro gli studenti e le loro attuali esigenze culturali e formative. In secondo luogo si vuole arrivare alla formazione di un pubblico maturo e consapevole, favorendo la comprensione critica del presente e la capacità di interagire in modo attento con tutte le nuove tecnologie di comunicazione, come i social network, che ogni giorno mettono i giovani a contatto con materiale audiovisivo nella forma di brevi video spesso realizzati dagli stessi ragazzi e ragazze. Si vuole inoltre ristabilire un legame tra la sala cinematografica e i giovani che, soprattutto dopo gli anni del Covid, tendono a consumare prodotti audiovisivi prettamente all’interno delle mura domestiche.
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Sono risultati ammessi a finanziamento 96 enti su 360 istanze ricevute in fase di candidatura, rappresentando quindi il 26,7% del totale
Il Ministro ha sottolineato come la cultura sia uno strumento fondamentale per contrastare i diversi problemi che affliggono le nuove generazioni
A fronte di 13 candidature pervenute, sono risultati ammessi a finanziamento 11 enti con un contributo totale di quasi 2,3 milioni di euro, in media 206mila euro a progetto
Il tema di quest’anno è stato “Building Bridges” ovvero costruire ponti, con l’obiettivo di riportare i film per bambini al centro delle discussioni riguardanti legislazione, fondi pubblici e politiche di sostegno