E’ morto a 89 anni a Roma Mino Argentieri, critico e storico del cinema. Era ricoverato all’ospedale San Camillo. Lo si è appreso da fonti vicine alla famiglia.
Nato a Pescara il 13 agosto 1927, nel 1950 fu tra i fondatori del circolo cinematografico Chaplin a Roma, rimasto attivo fino al 1967, mentre nel 1954 iniziò a collaborare come critico per “l’Unità”, e, dal 1962, per le riviste “Rinascita”, “Il contemporaneo” e “L’eco del cinema”.
Nel 1960, con Tommaso Chiaretti, Spartaco Cilento, Lorenzo Quaglietti e Giovanni Vento fondò la rivista ‘Cinemasessanta’, curata dalla casa editrice Città del Sole, che avrebbe concentrato la sua analisi sul cinema come arte industriale della società di massa.Tra le opere più note di Argentieri, ‘La censura nel cinema’, ‘L’occhio del regime’, ‘L’asse cinematografico Roma-Berlino’, ‘Risate di regime’, ‘Schermi di guerra’, ‘Il cinema in guerra, Arte, comunicazione e propaganda in Italia 1940-44’, ‘Storia del cinema italiano’.
Il poliedrico autore newyorkese è considerato uno degli scrittori più influenti della sua generazione
La popolare protagonista di film italiani aveva ottanta anni. Il suo debutto a Cinecittà nel 1962 in un film peplum, Maciste contro i mostri
Il cineasta ha raccontato il nazismo in film come La rosa bianca del 1982 e La ragazza terribile del 1990, nominato all'Oscar
Il cineasta francese stava lavorando a un film intitolato The Apprentice. Aveva 63 anni