Addio a Giuliano Gemma

Nato a Roma il 2 settembre 1938, aveva lavorato con famosi registi, recitando in più di cento pellicole ma la sua celebrità è legata soprattutto a spaghetti western di grandissimo successo


Il mondo del cinema, e non solo, è in lutto per la morte improvvisa di Giuliano Gemma, vittima ieri sera  di un incidente stradale a Cerveteri. L’attore che aveva 75 anni, stava raggiungendo degli amici a Civitavecchia per la cena ma la sua Toyota Yaris si è scontrata frontalmente con una Bmw. Durante il  trasporto in ambulanza all’ospedale di Civitavecchia, sono stati  inutili i tentativi di rianimare l’attore che è arrivato senza vita al nosocomio.
Gemma, che era nato a Roma il 2 settembre 1938, ha lavorato con grandissimi registi, recitando in più di cento pellicole ma la sua celebrità è legata soprattutto a spaghetti western di grandissimo successo firmati da Duccio Tessari, Tonino Valerii, Sergio Corbucci.

Gemma era arrivato al cinema giovanissimo, dapprima come stuntman per le sue doti atletiche (una delle sue passioni era il pugilato e uno dei suoi più grandi amici Nino Benvenuti). Fu notato da Dino Risi che lo prese per un piccolo ruolo accanto ad Alberto Sordi in Venezia, la luna e tu. Poco dopo William Wyler lo scelse per il ruolo di un centurione nel kolossal Ben-Hur, comparsata che gli servirà da trampolino di lancio nel cinema. Duccio Tessari lo chiamò per interpretare da protagonista il biondissimo Krios in Arrivano i titani, pellicola di successo commerciale anche all’estero che trattava con ironia il genere mitologico.

Gemma fu poi un generale garibaldino nel Gattopardo di Luchino Visconti, al quale seguirono numerosi film di grande successo come Angelica e Angelica alla corte del re. Il genere del western all’italiana lo trasformò in un divo e in alcune pellicole utilizzò lo pseudonimo di Montgomery Wood.
Gemma interpretò anche film più impegnati come Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri, Un uomo in ginocchio di Damiano Damiani. Negli anni ’80 prese invece parte a Tenebre di Dario Argento e Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli e diede il volto al celebre personaggio dei fumetti Tex Willer in Tex e il signore degli abissi, film originariamente pensato per la tv. Dalla fine degli anni ’80 ha lavorato soprattutto in produzioni televisive, come la recente serie de Il capitano.

Nel corso della sua carriera, l’attore ha ricevuto molti premi di prestigio tra cui il David di Donatello, il premio al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary come miglior attore, il Globo d’oro, il Nastro d’argento e per tre volte il Premio De Sica.
Gemma, che viveva a Cerveteri, era sposato con la giornalista della Rai Baba Richerme. Da un precedente matrimonio ha avuto due  figlie: Giuliana e Vera, quest’ultima attrice. La redazione di Cinecittà News si stringe attorno alla collega Baba in questo momento di grande dolore.

Nella foto: Luciano Tovoli, Gemma e Jacques Perrin a Cannes per il restauro de Il deserto dei Tartari

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02 Ottobre 2013

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