Summertime, largo agli italiani di seconda generazione

Una Sapore di mare 2.0, con nuove musiche e tecnologie all’avanguardia, ma con la stessa voglia di raccontare l’emozione dei primi amori tra sole e salsedine e la stessa capacità di incarnare i sogni di una generazione. E’ Summertime, la nuova serie targata Netflix prodotta da Cattleya, in arrivo il 29 aprile sulla piattaforma.

Liberamente ispirata a Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia, di cui ricorda solo lontanamente l’atmosfera romantica e la passione del protagonista per le moto, quella diretta da Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi è una storia di formazione corale, fresca, originale, capace di parlare il linguaggio degli adolescenti senza scimmiottarlo. “Bisogna dar voce ai ragazzi, lasciarli liberi di parlare e ascoltarli: possono insegnare tanto a noi che ci sentiamo già grandi”, dice il protagonista Ludovico Tersigni, volto abituale di Netflix per l’altra serie italiana adolescenziale Skam Italia, questa volta nei panni del romantico campione su due ruote Ale. Originario di Nettuno, il cinema – scoperto grazie allo zio Diego Bianchi che lo ha diretto in Arance e martello – lo ha salvato: “Ho passato un’adolescenza tra alcol e risse nel borgo e visto cose che avrei preferito non vedere. Io me ne sono tirato fuori grazie alla recitazione, ma tutti gli altri miei coetanei continuano a trascorrere le sere a bere e fumare. A loro chi ci pensa? Ci ricordiamo dei ragazzi solo quando li vediamo in tv o sui giornali, dovremmo pensare alle generazioni future con più attenzione, senza lasciarle in quello spazio oscuro in cui vengono dimenticate da tutti”.

Al cinema e nella serialità televisiva accade lo stesso, urge un’attenzione diversa e un ricambio generazionale di attori, sostiene Amanda Campana, che nella serie veste i panni di Sofia, l’amica gay della protagonista. Ritiene giusto che ogni generazione abbia i suoi rappresentanti a raccontarne i cambiamenti, i nuovi modi di comunicare e di fare esperienza delle cose: “E’ bello avere qualcuno che faccia parte di quella generazione e la racconti, specie oggi che stiamo andando alla velocità della luce in tutto e per tutto”. Coco Rebecca Edogamhe, italiana di seconda generazione, attrice esordiente ma già talentuosa nei panni della grintosa protagonista Summer, aggiunge: “Spero che in questa serie possano rivedersi molti ragazzi e ragazze di colore e che d’ora in avanti diano più spazio ad attori e attrici di colore. Questo Paese è fatto anche da noi, inutile negare che esistano ragazzi con origini diverse. Nonostante siano nati in Italia non hanno la possibilità di essere visti e di farsi raccontare. Spero che Summertime possa essere un buon inizio”.

Concorda Tersigni: “Abbiamo sempre bisogno di nuove storie e nuovi volti per raccontarle: gli attori sono narratori e i giovani oggi si trovano ad affrontare un contesto vario con cambiamenti molto più rapidi rispetto alle decadi passate, oggi le informazioni viaggiano velocissime. Più si va avanti, più le narrazioni saranno complesse e variegate”. E a chi lo paragona a Riccardo Scamarcio risponde schietto: “Magari, malgrado gli inizi ha saputo costruire un percorso professionale invidiabile e internazionale. E poi è un figo”.