Nato nel 1991 come risposta di SEGA all’impero di Nintendo e del suo iconico Mario, Sonic ha rapidamente conquistato il cuore di milioni di appassionati grazie al suo design distintivo e alla leggendaria super velocità. Nel corso degli anni, il franchise si è espanso con numerosi sequel e spin-off videoludici su varie piattaforme, tentando più volte – proprio come il collega e rivale Mario – di approdare sul grande schermo. Il primo film del 2020, nonostante le iniziali critiche sul design del protagonista – un case history interessante del rapporto tra Studi e pubblico -, ha segnato un punto di svolta che ha soddisfatto i fan più esigenti. Il successo commerciale non si è fatto attendere: oltre 725 milioni di dollari al botteghino globale testimoniano una presenza solida del riccio blu nel mondo del cinema.
I sequel, tra cui si conta anche una serie tv distribuita su Paramount+, hanno arricchito ulteriormente l’universo narrativo rimodellando la mitologia del videogioco in un franchise per famiglie caratterizzato da una marcata autoironia, grandi partecipazioni – è grazie a Sonic che abbiamo di nuovo Jim Carrey sul grande schermo – e un buon compendio di scene action ed emozioni prêt-à-porter. Il terzo capitolo, in sala dall’1 gennaio 2025, accoglie la sfida di allargare questo successo e garantire così un futuro certo a un franchise che ha avuto la fortuna di giungere al pubblico in un momento in cui il mondo di supereroi Marvel mostra importanti segni di stanchezza. Al contrario, Sonic è più sveglio – e veloce – che mai. E unisce eroi, comicità e avventura senza prendersi troppo sul serio, proponendo un intrattenimento leggero e per tutti.
Agli iconici Tails e Knuckles, Sonic 3 aggiunge Shadow, doppiato dall’amatissimo Keanu Reeves, nome di grande attrattiva che dona al personaggio – nato come un anti-Sonic – un tono cupo e misterioso. Il film è tutto ciò che il pubblico sembrava attendere, con più azione, più battute, più botte scambiate alla velocità della luce, sempre tra il serio e il faceto con quella dose di buonismo che non manca mai.
Sonic 3 è infatti ancora una volta un mix di live-action e CGI sotto steroidi, che permette al personaggio del riccio blu più veloce al mondo di interagire in modo abbastanza credibile con i protagonisti umani, sempre più messi da parte – con un’unica importante eccezione – per far spazio alle numerose creature che popolano quest’avventura. Il film approfondisce l’arco narrativo del nostro eroe, esplorando tematiche come la solitudine, l’amicizia, la famiglia. In particolare, l’incontro con Shadow, una versione di Sonic cresciuta però nella malvagità, lo induce a riflettere sull’importanza dei valori appresi grazie ai suoi genitori umani.
Elemento distintivo di questo capitolo è però il doppio ritorno di Jim Carrey, che riprende i panni del Dr. Robotnik e al contempo quelli del malvagio nonno Gerald, nuovo villain qui introdotto. Due Jim Carrey a schermo hanno l’inevitabile risultato di sorreggere quasi per intero la compagine comica del film, fondamentale per questo franchise. Carrey non si risparmia e tra balletti e gimmick al limite del ridicolo (l’attore ne ha sempre fatto un’arte) si mangia l’attenzione del pubblico.
Secondo un modello narrativo alla Fast & Furious – a cui il franchise di Sonic potrebbe rifarsi sempre di più -, i nemici si riscoprono alleati per affrontare pericoli più grandi, non prima però di un grande scontro. Sonic 3 non si limita però a essere un semplice film d’azione; è ancora una pastiche consapevole ed esasperata di sfacciate citazioni alla cultura pop, che non esitano a rifarsi a Star Wars e a prendersi gioco di celebrità come Tom Cruise e i Pokémon. Sul finale però torna la fonte a cui Sonic – il videogioco – deve molto: Dragon Ball. L’opera del compianto Akira Toriyama fu un’importante ispirazione per SEGA, e i capelli del riccio blu, evidentemente ispirati al guerriero Son Goku, ne rappresentano l’esempio più eclatante. Sonic 3 si spinge oltre e mostrando i muscoli della propria CGI dirige l’intero scontro tra Shadow e Sonic come un vero e proprio episodio di Dragon Ball, tra auree di potere che esplodono, voli ad alta velocità e crateri immensi aperti dalle onde di urto di incredibili pugni.
Le scene post-credits lasciano intravedere un universo in continua espansione, con nuovi personaggi e avventure in programma. Infatti, è già confermato un quarto film, mentre sono quasi certi altri spin-off che promettono di esplorare ulteriormente questo mondo. La corsa di Sonic non si ferma qui.
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