Quando Vittorio Gassman faceva Mangiafoco

Il geniale trasformista, di cui quest'anno ricorre il centenario, nel 1981 divenne Mangiafoco per il 'burattinaio' Mario Monicelli e fu intervistato da Giorgio Manganelli per la Rai


Tra gli illustri centenari che festeggiamo in gran pompa nell’anno in corso, ecco il mattatore per eccellenza, la maschera dalle centomila coltissime metamorfosi teatrali, televisive, cinematografiche, l’eroe aitante impegnatissimo tanto a Hollywood quanto a Cinecittà e ancor più sul proprio Carro di Tespi battezzato ‘TPI – Teatro Popolare Itinerante’. 

Sull’immortale Vittorio Gassman, venuto alla luce a Genova il 1° settembre 1922, un gruppo di parenti, amici e colleghi stanno preparando a Roma una spettacolare mostra multimediale. Chissà se la intitoleranno “Un grande avvenire dietro le spalle” come la straordinaria autobiografia che ci ha lasciato Gassman?

A casa di Gianna Gissi e Lorenzo Baraldi, mitica costumista d’origine istriana lei, mitico scenografo d’origine parmense lui, assieme a tanti bozzetti policromi per performance gassmaniane, mi hanno disseppellito quelli per il personaggio di Mangiafoco. Un orco grottesco nel quale il geniale trasformista si era buttato a pesce per il corto televisivo Conoscete veramente Mangiafoco? (1981), a fianco nientemeno che del “burattinaio” Mario Monicelli e dell’ “intervistatore” Giorgio Manganelli, nell’ambito della trasmissione Rai Tam Tam. Gassman in gran forma, rigodiamocelo su You Tube

02 Febbraio 2022

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