Morta Carrie Fisher, la principessa Leila

L'attrice è morta all'età di 60 anni in seguito a un attacco cardiaco. Figlia di Debbie Reynolds, interpretò il ruolo di Leila in Star Wars nel 1977, quando aveva 19 anni


Carrie Fisher, la Principessa Leila di Star Wars, è morta all’età di 60 anni. “E’ con grande dolore che la figlia Billie Lourd conferma che la sua amata mamma, Carrie Fisher, si è spenta alle 8.55 di questa mattina”, recita un comunicato del portavoce della famiglia, Simon Halls. “Era amata dal mondo e ci mancherà profondamente, vogliamo ringraziarvi per i vostri pensieri e le vostre preghiere”. L’attrice, era stata colpita da un infarto mentre era su un volo da Londra a Los Angeles, il 23 dicembre scorso. Figlia di Debbie Reynolds, interpretò il ruolo di Leila in Star Wars nel 1977, quando aveva 19 anni. In seguito prese parte all’intera trilogia della saga (1977-1983) ed è tornata a dare vita al suo personaggio in Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza nel 2015. Ha inoltre pubblicato otto libri e recentemente anche la sua autobiografia. Ha partecipato ad altri film importanti come The Blues Brothers, Harry ti presento Sally e Bolle di sapone.
                                                                                               
Carrie Fisher ha lasciato una serie di progetti inediti o incompiuti. Tra questi il suo ruolo di principessa nell’ottavo episodio di Star Wars, attualmente in fase di post-produzione. Nel film, atteso per Natale 2017, Carrie torna nella parte di Leila che aveva ripreso un anno fa ne Il risveglio della forza a fianco di Han Solo/Harrison Ford. Una generalessa di un piccolo gruppo di ribelli, Leila perde Han, il padre di suo figlio, ma ritrova la speranza nel futuro quando la giovane eroina Rey parte sulle tracce del gemello scomparso, Luke Skywalker. L’attrice aveva finito di girare l’episodio ottavo in luglio. Sul futuro la Disney non si sbilancia: gli studi hanno comunque un paio di anni di tempo per rifletterci prima del 2018, quando cominceranno le riprese del nono episodio in cui la Fisher doveva apparire in “una parte significativa”. Esiste sempre la tecnologia: in Rogue One, l’ultimo film della franchise, la Disney ha impiegato a piene mani la CGI (computer generated imagery) “resuscitando” attori morti – Peter Cushing scomparso nel 1994 nella parte del Grand Moff Tarkin – o troppo anziani come Leila per riprendere il loro ruolo da ragazza.

Oltre Star Wars Carrie Fisher aveva altri progetti in corso d’opera: in primavera approderà sul piccolo schermo negli Usa e in Gran Bretagna la terza stagione della sitcom Amazon/Channel 4 Catastrophe in cui l’attrice aveva la parte della caustica madre della protagonista Rob Delaney. Carrie stava tornando da Londra dove aveva lavorato allo show quando il cuore ha ceduto sull’aereo. La Fisher avrebbe dovuto recitare anche in Wonderwell, ambientato nel mondo della moda. Aveva un ruolo ricorrente nel cartone Family Guy come la voce di Angela, la padrona della birreria dove lavora il personaggio di Seth MacFarlane Peter Griffin. E c’era anche un documentario sul rapporto tra madre e figlia: Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds debutterà al festival del cinema di Palm Springs e poi su HBO in marzo.

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28 Dicembre 2016

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