Massimo Carlotto


Nato a Padova, lo scrittore Massimo Carlotto vive ora a Cagliari con la sua famiglia, dopo un lungo passato che lo ha visto lottare contro i meandri della giustizia. Dopo essere stato infatti un perseguitato giudiziario, poi latitante ed infine graziato dal presidente della Repubblica qualche anno fa, Carlotto si è dedicato alla scrittura e alcuni suoi libri sono stati fonte d’ispirazione per film altrettanto famosi. E’ il caso de Il fuggiasco, romanzo-reportage che racconta la sua vita da latitante e che è stato poi trasposto sul grande schermo dal regista Andrea Manni. E mentre è in preparazione un altro film, diretto da Davide Ferrario, tratto dal suo ultimo libro L’oscura immensità , proprio in questi giorni è uscito nelle sale Arrivederci, amore ciao di Michele Soavi, con Alessio Boni e Michele Placido, pellicola che s’ispira all’omonimo romanzo scritto proprio da Carlotto l’anno scorso.

Massimo Carlotto, quale film consiglia assolutamente di non perdere?

L’uomo del treno di Patrice Leconte.

 

Perché?
E’ costruito con una narrazione straordinaria e innovativa. E’ una storia che ha aperto la strada ad un nuovo modo di fare il noir, in Italia come nel resto del mondo e dovunque si siano lasciati contaminare dagli influssi della cinematografia francese.

Che genere di film preferisce?
Sono un onnivoro, mi piace il cinema in genere, purché ci siano storie vere, belle e coinvolgenti.

 

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza.

Due buoni motivi per vederlo?
Nonostante le critiche che ha ricevuto, questo film narra una vicenda attuale, molto ben raccontata, se pure con qualche fragilità nella sceneggiatura. Poi ha almeno un paio di personaggi recitanti davvero intensi, come Margherita Buy e il musicista Goran Bregovic, nei panni del vicino di casa.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film d’autore, ma non di quel cinema italiano degli ultimi anni, con finali consolatori e prevedibili denunce sociali.

 

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Il Casanova di Lasse Hallstrom, è banale e non restituisce l’immagine del personaggio storico. Heath Ledger, pur essendo un bravo attore, è sprecato e la sua recitazione appare del tutto scialba.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Alessio Boni e Claudio Bisio.

Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Margherita Buy.

E l’attore italiano che rimpiange di più?
Marcello Mastroianni.

Quale film rivede sempre volentieri?
Giungla d’asfalto di John Huston e Sentieri selvaggi di John Ford. Quest’ultimo, con John Wayne, presenta in particolare una evidente distanza storica dai fatti veri e narra tante bugie sulla storia tra bianchi e indiani d’America con una verità semplicistica sulle tradizioni etniche, ma lo fa con un filo narrativo convincente e inusuale.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
Takeshi Kitano.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Il Dottor Zivago di David Lean.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
I cine panettoni di Natale. Poi, però, li vedo in dvd, a casa, perché bisogna comunque essere sempre informati e vedere anche i film peggiori.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Match point di Woody Allen.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
L’ufficiale di Dersu Uzala diretto da Akira Kurosawa.

26 Febbraio 2006

Interviste

Interviste

Trincia: “ognuno di noi ha sentito vicinanza con questo caso”

Dove nessuno guarda. Il caso Elisa Claps - La serie ripercorre in 4 episodi una delle più incredibili storie di cronaca italiane: il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries.

Interviste

Luchetti: “ho voluto raccontare Carla anche come donna politica”

Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa.

Interviste

Marco Valerio Gallo: come ti disegno ‘Freaks Out’

Il disegnatore, illustratore e docente presso la Scuola Romana dei Fumetti ci racconta come ha lavorato sugli storyboard dell'ultimo successo di Gabriele Mainetti

Interviste

‘Summertime 2’, Parola agli autori: “L’amore estivo senza cinismo”

I registi Francesco Lagi e Marta Savina e l’headwriter Enrico Audenino parlano della seconda serie di Summertime (dal 3 giugno su Netflix) opera giovanile e dalle musiche onnipresenti. "La musica non solo accompagna, ma costituisce le fondamenta della storia stessa", dichiarano via Zoom i protagonisti


Ultimi aggiornamenti