Locarno premia il Casanova di Serra

Historia de la meva mort di Albert Serra racconta gli ultimi giorni di vita di Giacomo Casanova, in modo romanzato e fantastico


Si è conclusa il 17 agosto la 66ma edizione del Festival del film Locarno, con qualche sorpresa (tra cui il Don Chisciotte a Sangue di Pippo Delbono, unico italiano in concorso), molti premi a cinematografie emergenti.

Il Pardo d’oro del concorso internazionale, gran premio Città di Locarno, resta però in Europa, e va a Historia de la meva mort di Albert Serra, ufficialmente targato Spagna/Francia ma realizzato in lingua catalana, che racconta gli ultimi giorni di vita di Giacomo Casanova, in modo romanzato e fantastico, immaginandosi il suo razionalismo messo alla prova da esperienze soprannaturali. L’altro Pardo d’Oro, Cineasti del Presente, va al nepalese/statunitense Manakamana di Stephanie Spray e Pancho Velez, realizzato semplicemente mettendo in fila sequenze riprese da una telecamera fissa all’interno di una cabina di seggiovia, alle pendici di una montagna nepalese dove la funivia conduce pellegrini e viaggiatori ad un antico tempio.

Miglior regista è il coreano Hong Sangsoo per U Ri Sunhi, mentre il premio al regista emergente va a Lois Patino per Costa da Morte (Spagna). Veniamo agli attori: tra le performance maschili ha colpito quella del peruviano Fernando Bacilio per El Mudo di Daniel e Diego Vega (Perù/Messico/Spagna, in spagnolo), miglior attrice Brie Larson, per Short term 12 di Destin Cretton (USA). Premio speciale della giuria a E Agora? Lembra me di Joaquim Pinto (Portogallo). Gabrielle di Louise Archambaud vince il premio del pubblico mentre, fra i film di Piazza Grande, 2 Guns si aggiudica il premio della rivista ‘Variety’. Mouton di Gilles Deroo e Marianne Pistone è stato giudicato  migliore opera prima. Per l’Italia, a parte Delbono, segnaliamo un bel risultato per Alessandro Falco che vince il pardino d’oro del concorso Pardi di Domani ( e 10.000 franchi svizzeri) col suo cortometraggio La strada di Raffael (Italia/Spagna).

19 Agosto 2013

Locarno 2013

Locarno 2013

Werner Herzog da Elia Kazan ai Simpson

Il regista è stato l'ultimo attesissimo ospite del festival di Locarno, che gli ha consegnato il pardo d'onore Swisscom in occasione di un'affollata masterclass. "Un modello per me resterà per sempre il film Viva Zapata! di Elia Kazan - dice - il modo il cui Marlon Brando viene introdotto nella storia è veramente unico”. E racconta la sua esperienza di doppiatore nella celebre serie cartoon I Simpson, che per vent'anni ha creduto essere solo un fumetto: “Quando me l’hanno proposto - ha detto Herzog - credevo fosse uno scherzo, poi ho capito che I Simspon in tv esistevano davvero. Mi sono reso conto che erano evidentemente molti anni che non guardavo la televisione”

Locarno 2013

L’impero barbaro e il male spietato

Presentati a Locarno i docu-film Pays barbare, di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e E Agora? Lembra-me di Joaquim Pinto

Locarno 2013

‘Sangue’ di Delbono vince il premio Don Chisciotte

Non è passata certo inosservata l'ultima opera da regista di Pippo Delbono, vincitrice del premio Don Chisciotte a Locarno, Sangue. Un film che ha diviso pubblico e critica – non senza polemiche – non solo per il racconto della morte senza filtri, quasi in diretta, della madre del regista, ma anche per la presenza del'ex brigatista Giovanni Senzani, anche lui orfano. Il premio è assegnato dalla dalla federazione internazionale delle società cinematografiche (FIIC/IFFS)

Locarno 2013

Faye Dunaway: “Sarò la divina Callas, ma a modo mio”

L'attrice, che a Locarno ha ricevuto il Leopard Club Award, sta ultimando un film sul celebre soprano, di cui oltre che interprete è anche regista. Si intitola Master Class ed è tratto dalla pièce teatrale di Terrence McNally, Intanto al pubblico del festival rivela: "Di tutti i ruoli che ho fatto, il mio preferito continua ad essere proprio quello di Bonnie. Era difficile sulla carta, ma per me non lo è stato perché Bonnie in fondo sono io. Come lei anche io sono nata e cresciuta in un piccolo paese della Florida e conosco bene la mentalità di una provincia, in cui, sognando una vita migliore, puoi anche spingerti su strade sbagliate"


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