Il regista è stato l'ultimo attesissimo ospite del festival di Locarno, che gli ha consegnato il pardo d'onore Swisscom in occasione di un'affollata masterclass. "Un modello per me resterà per sempre il film Viva Zapata! di Elia Kazan - dice - il modo il cui Marlon Brando viene introdotto nella storia è veramente unico”. E racconta la sua esperienza di doppiatore nella celebre serie cartoon I Simpson, che per vent'anni ha creduto essere solo un fumetto: “Quando me l’hanno proposto - ha detto Herzog - credevo fosse uno scherzo, poi ho capito che I Simspon in tv esistevano davvero. Mi sono reso conto che erano evidentemente molti anni che non guardavo la televisione”
Presentati a Locarno i docu-film Pays barbare, di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e E Agora? Lembra-me di Joaquim Pinto
L'attrice, che a Locarno ha ricevuto il Leopard Club Award, sta ultimando un film sul celebre soprano, di cui oltre che interprete è anche regista. Si intitola Master Class ed è tratto dalla pièce teatrale di Terrence McNally, Intanto al pubblico del festival rivela: "Di tutti i ruoli che ho fatto, il mio preferito continua ad essere proprio quello di Bonnie. Era difficile sulla carta, ma per me non lo è stato perché Bonnie in fondo sono io. Come lei anche io sono nata e cresciuta in un piccolo paese della Florida e conosco bene la mentalità di una provincia, in cui, sognando una vita migliore, puoi anche spingerti su strade sbagliate"
È uno degli ospiti italiani più attesi, Sergio Castellitto, Pardo d'Oro alla Carriera e al centro di un affollato (nonostante il temporale) incontro con il pubblico del Festival di Locarno. L'attore e regista non si è risparmiato nel raccontare la sua variegata esperienza artistica. I rapporti con Jacques Rivette e Penelope Cruz, Marcello Mastroianni e Marco Ferreri, Ettore Scola e Vittorio Gassman e naturalmente la collaborazione con la moglie Margaret Mazzantini. Alla soglia dei sessant'anni (li compirà il prossimo 18 agosto) ha ancora con una gran voglia di sperimentare
È stato il Vinicio Capossela che siamo abituati a vedere: cappello calato fin sugli occhi, barba lunga e occhiali scuri ad aprire questa 66esima edizione del Festival di Locarno, la prima per il neodirettore Carlo Chatrian, con tanto di concerto dal vivo e omaggio a Fabrizio De Andrè. Mentre stasera in Piazza Grande si vedrà Two Guns, un poliziesco firmato da Baltasar Kormakur con protagonisti Denzel Washington e Mark Wahlberg. Così cinema sperimentale e intrattenimento si incontrano in un festival volutamente delle "contraddizioni"
Il documentario Indebito scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre e diretto da quest'ultimo, passa fuori concorso al Festival di Locarno mercoledì 7 agosto. Sulle tracce del rebetiko, la musica della ribellione greca, Capossela e Segre tracciano il ritratto tragico di un Paese messo in ginocchio dalla crisi economica
Ad accompagnare Sangue, l’unico film italiano in concorso al Festival di Locarno, dove sarà presentato il 13 agosto, ci saranno Pippo Delbono, l’ex leader delle Brigate Rosse Giovanni Senzani e Bobò, inseparabile figura artistica di riferimento dell'artista ligure. Il film è la storia di uno strano incontro: quello tra Pippo Delbono, artista buddista, e Giovanni Senzani ex leader delle Brigate Rosse. Un incontro dove si incrociano le storie di due donne: la madre di Pippo, Margherita, fervente cattolica, ed Anna, la moglie di Giovanni, contraria da sempre alla lotta armata, che lo ha accudito e sostenuto nei 23 anni di prigionia. Due donne che muoiono a pochi giorni di distanza lasciando i due uomini feriti e indifesi, improvvisamente soli
Con The Keeper of Lost Causes la casa di produzione Zentropa di Lars Von Trier debutta nel cinema di genere. Tratto dal romanzo thriller La donna in gabbia del danese Jussi Adler-Olsen, divenuto un best seller internazionale, il film verrà proiettato in prima mondiale al Festival di Locarno il 10 agosto. In Italia non ha ancora una distribuzione, mentre è stato venduto quasi in tutto il mondo e sarà nelle sale a ottobre di quest'anno
L'attrice spagnola, musa di Vincente Aranda e Pedro Almodóvar, riceverà l’Excellence Award del Festival di Locarno in Piazza Grande la sera di sabato 10 agosto
Nell'opera prima del documentarista Bruno Oliviero, La variabile umana, Silvio Orlando ricopre un ruolo inedito, quello di un ispettore vedovo costretto a indagare su un caso di omicidio che coinvolge un giro di lolite. Il film, dopo l'anteprima in Piazza Grande al Festival di Locarno, uscirà il 29 agosto distribuito da Bim
E’ Indebito, nato dal talento del regista Andrea Segre e del musicista Vinicio Capossela, ad aprire, il 7 agosto, la sezione Fuori Concorso del festival di Locarno. Il tema è la crisi del paese culla di tutta la cultura occidentale, la Grecia, la terra per cui oggi siamo quello che siamo. Un affresco che racconta le origini dell'uomo. "Abbiamo girato tutto con tre camere a mano, ma non sporche – racconta Segre – Inquadrature instabili che cercano di essere stabili. Concerti notturni, parole che diventano musica e musica che ascolta le parole"
L'attore è protagonista a Locarno nella sezione Piazza Grande, col suo Mr. Morgan’s last love diretto da Sandra Nettelbeck: appuntamento il 15 agosto alle 21,30. Il film uscirà in Italia a gennaio distribuito da Officine Ubu
Il Festival di Locarno 2013 svela il suo ricchissimo programma. Nel lotto c’è molta Italia, a partire da Pippo Delbono, in concorso con Sangue. Nella sezione Piazza Grande da segnalare La variabile umana di Bruno Oliviero, con Silvio Orlando e Giuseppe Battiston
L'attrice britannica sarà ospite del Festival svizzero per parlare del regista che la diresse nel suo ultimo film Ricche e famose, del 1981. Presente anche Anna Karina, che accompagnerà un altro titolo della retrospettiva, Rapporto a quattro del 1969. Il ciclo di film dell'autore di My Fair Lady in autunno sarà anche al Museo del cinema di Torino
2 Guns di Baltasar Kormákur aprirà mercoledì 7 agosto in Piazza Grande la 66a edizione del Festival del film Locarno, che si chiuderà poi sabato 17 agosto dopo la cerimonia di premiazione con Sur le chemin de l'école di Pascal Plisson
L'omaggio all'artista prevede una conversazione aperta al pubblico del Festival e la presentazione di cinque opere: Chi lo sa? di Jacques Rivette, L'ora di religione di Marco Bellocchio, Alza la testa di Alessandro Angelini da lui interpretate, oltre a La bellezza del somaro e Venuto al mondo di cui è anche regista. Il 66° Festival di Locarno è in programma dal 7 al 17 agosto