Lacrime e applausi per Emily

Tante lacrime e applausi per My name is Emily del regista irlandese Simon Fitzmaurice, interpretato da Evanna Lynch, una delle ospiti più attese dai ragazzi in questa terza giornata di Giffoni


GIFFONI VALLE PIANA – Tante lacrime e applausi per My name is Emily del regista irlandese Simon Fitzmaurice, interpretato da Evanna Lynch, una delle ospiti più attese dai ragazzi in questa terza giornata di Festival. Il film, presentato nella sezione Generation + 16 sceglie un registro narrativo fortemente poetico nel raccontare la crescita di Emily, nata nel giorno della morte di sua madre, evento che farà da sottofondo drammatico alla vita della ragazza e del padre, fino a condurre quest’ultimo in una clinica psichiatrica. Rimasta sola, Emily viene affidata alle cure amorevoli di una coppia di zii, ma il dolore, l’assenza, la perdita allontanano sempre più la ragazza dalla realtà. Mentre cerca rifugio nei ricordi, nei sorrisi immaginati di sua madre, le giornate di Emily sono cadenzate da sguardi in cerca di infinito, respiri sospesi nell’acqua, frasi rubate dai libri adorati… quasi a voler ritornare nel grembo materno, all’origine delle cose per trovare un senso alla vita o alla morte. Al dibattito che è seguito ha partecipato Evanna Lynch, nota al grande pubblico per il ruolo di Luna Lovegood in ben quattro episodi di Harry Potter. “Come Emily anch’io ero una persona molto chiusa – ha detto l’attrice rispondendo ad alcune domande dei ragazzi – Interpretare questo film per me ha significato accettare di più le mie debolezze, mostrarmi anche nelle mie vulnerabilità. Come per Emily, anch’io mi lascio ispirare dai libri, mi piace entrare nella vita degli altri. Penso che soprattutto quando si è giovani è importante aprirsi alla scoperta di sé e degli altri, all’ignoto, lasciarsi andare, accettare l’imprevisto”.

19 Luglio 2016

Giffoni 2016

Giffoni 2016

GiffoniForMe, lo scatto che racconta il Festival

Giffoni Experience chiede a chi ha partecipato di inviare la foto che meglio racconta l’ultima edizione del festival, allegando anche un piccolo testo che descriva emozioni sulla 46esima edizione

Giffoni 2016

A Giffoni vincono coraggio e voglia di riscatto

Storie di profonda determinazione e desiderio di riscatto. Sono questi i temi vincitori della 46esima edizione del Giffoni Film Festival, dove a trionfare nella sezione Generation + 18 è Urban Hymn dello scozzese Michael Caton-Jones, una storia di redenzione attraverso il canto ambientata nel sud est di Londra. Nella sezione "Generator +16" vince invece una pellicola girata nelle favelas brasiliane, Il maestro di violino di Sérgio Machado, che vedremo presto in Italia con AcademyTwo

Giffoni 2016

Guerre vere e guerre di neve

Ancora due film di Giffoni Experience saranno distribuiti in Italia: Fanny’s Journey di Lola Doillon, in uscita il prossimo febbraio per Lucky Red, vincitore della sezione Generation +13, e Snowtime! di Jean François Pouliot in uscita il 24 novembre per Notorius Picture. Il primo è tratto dal libro testimonianza Le Journal de Fanny di Fanny Ben-Ami che all’età di 13 anni, nella Francia occupata dai tedeschi, viene mandata con le sue sorelline in un orfanotrofio per bambini ebrei, il secondo è un cartone animato canadese che racconta la lotta tra due bande di bambini a colpi di palle di neve

Giffoni 2016

Giffoni e le lacrime di Jennifer

"Sono sopraffatta dall'emozione e da come sono stata accolta" è il commento di Jennifer Aniston, super ospite del Giffoni Film Festival, che durante l’incontro con i ragazzi varie volte si è commossa e si è concessa a foto e rivelazioni, a dispetto delle voci su una sua visita blindatissima. E ai ragazzi raccomanda di spegnere computer e telefonini per riappropriarsi di un rapporto vero con la realtà, sottolineando i pericoli di una vita iperconnessa a internet e social network


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