Giffoni e le lacrime di Jennifer

"Sono sopraffatta dall'emozione e da come sono stata accolta" è il commento di Jennifer Aniston, super ospite del Giffoni Film Festival, che durante l’incontro con i ragazzi si è commossa più volte e


GIFFONI VALLE PIANA – “Sono sopraffatta dall’emozione e da come sono stata accolta. Fate una cosa davvero fantastica qui, è un’esperienza che non dimenticherò”. Questo il commento di Jennifer Aniston, super ospite del Giffoni Film Festival che durante l’incontro con i ragazzi si è commossa più volte e si è concessa a foto e rivelazioni, a dispetto delle voci su una sua visita blindatissima. “Che domande profonde, qui mi pare di essere in terapia”, ha risposto a una giovanissima che le chiedeva dei suoi conflitti personali.
Il volto della commedia al femminile americana, brillante protagonista di pellicole come Io & Marley e Una settimana da Dio, sottolinea che sarà per sempre grata al ruolo che l’ha portata al successo, l’apprezzata ‘Rachel Green’ della sitcom Friends, ma che il personaggio che ha amato più interpretare è stato quello di Cake (2014), film drammatico in cui veste il panni di Claire, una donna tormentata da crisi depressive. Un ruolo che gli è valso la nomination ai Golden Globes e per il quale ha combattuto con grande determinazione. “Perchè arriva un momento nella carriera di un’attrice in cui tendono ad affidarti sempre ruoli simili, stereotipati. Ho voluto fortemente un ruolo diverso, una sfida che ho rincorso finché non sono riuscita ad agguantare”. Anche perché dai tormenti e dalle crisi personali ammette di non essere completamente immune. “Siamo tutti esseri umani, io come voi, a prescindere dal lavoro che facciamo. In certi momenti tutti noi avvertiamo intorno dei muri che ci sembrano insormontabili, momenti in cui tutto sembra un peso troppo grande. Ma in qualche modo troviamo la via d’uscita, il modo di sopravvivere, magari volgendo lo sguardo a chi ci sta intorno”.  

Rispetto al bullismo, un problema adolescenziale molto sentito dalla platea del Giffoni, esorta i ragazzi a chiudere computer e telefonini per riappropriarsi di un rapporto vero con la realtà e con gli amici, sottolineando i pericoli di una vita iperconnessa a internet e social network. “Dovete sostenervi l’un l’altro, isolando chi vi attacca. Internet ha dato vita a un bullismo molto più subdolo, esponendovi a una quantità enorme di persone che possono insinuarsi nella vostra vita nascondendosi dietro a una tastiera. E’ importante stare vicini nella vita reale, supportarsi, nutrirsi spiritualmente gli uni con gli altri. Ma soprattutto amare ogni parte di se stessi, senza lasciarsi andare a confronti. Non importa la taglia o il colore, occorre piacersi per quello che si è, e questo darà forza sia a voi che a chi vi sta intorno”.  

Non è avara neanche di suggerimenti per chi desidera intraprendere un percorso nel settore cinematografico: “Studia con amore e continua a farlo ogni giorno. Arricchisci la tua professionalità  e guarda più film che puoi”, questo uno dei migliori consigli ricevuti agli inizi della carriera che condivide con i ragazzi. E ancora: “Non essere mai superficiale e non rifugiarti in zone sicure. E’ il modo per mettersi alla prova”.

23 Luglio 2016

Giffoni 2016

Giffoni 2016

GiffoniForMe, lo scatto che racconta il Festival

Giffoni Experience chiede a chi ha partecipato di inviare la foto che meglio racconta l’ultima edizione del festival, allegando anche un piccolo testo che descriva emozioni sulla 46esima edizione

Giffoni 2016

A Giffoni vincono coraggio e voglia di riscatto

Storie di profonda determinazione e desiderio di riscatto. Sono questi i temi vincitori della 46esima edizione del Giffoni Film Festival, dove a trionfare nella sezione Generation + 18 è Urban Hymn dello scozzese Michael Caton-Jones, una storia di redenzione attraverso il canto ambientata nel sud est di Londra. Nella sezione "Generator +16" vince invece una pellicola girata nelle favelas brasiliane, Il maestro di violino di Sérgio Machado, che vedremo presto in Italia con AcademyTwo

Giffoni 2016

Guerre vere e guerre di neve

Ancora due film di Giffoni Experience saranno distribuiti in Italia: Fanny’s Journey di Lola Doillon, in uscita il prossimo febbraio per Lucky Red, vincitore della sezione Generation +13, e Snowtime! di Jean François Pouliot in uscita il 24 novembre per Notorius Picture. Il primo è tratto dal libro testimonianza Le Journal de Fanny di Fanny Ben-Ami che all’età di 13 anni, nella Francia occupata dai tedeschi, viene mandata con le sue sorelline in un orfanotrofio per bambini ebrei, il secondo è un cartone animato canadese che racconta la lotta tra due bande di bambini a colpi di palle di neve

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Un violino nelle favelas

Presentato in concorso per la sezione Generation +16 il film brasiliano Il maestro di violino di Sergio Machado che potremo vedere in Italia prossimamente distribuito da AcademyTwo. Girato nelle favelas brasiliane, il film racconta la storia di Laerte, giovane violinista alle prese con l’audizione che tanto aspettava per entrare nella OSESP, la più importante orchestra sinfonica sudamericana. Nel frattempo, per racimolare un po’ di soldi, accetta di dare lezioni di musica nella scuola pubblica di Heliopolis, il ghetto più grande e violento di San Paolo


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