Nuovo appuntamento, il quinto, con l’iniziativa “Il progetto e le forme di un cinema politico” curata dal gruppo di studio e lavoro dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico: La sinistra cinematografica in Italia 1950/1990 è il tema di questa nuova edizione, articolato in una rassegna cinematografica, con incontri e dibattiti alla Casa del Cinema di Roma dal 6 al 9 dicembre e una doppia giornata di studi, in programma il 9 e 10 dicembre, presso l‘Università degli Studi Roma Tre.
Dopo aver affrontato quattro edizioni su temi molto impegnativi, quest’anno, anche in occasione dei cento anni dalla nascita del Pci, il gruppo di lavoro ha ritenuto utile riflettere sulle relazioni tra i partiti della sinistra e le loro scelte nel campo della politica culturale – il Partito Comunista e il Partito Socialista in primo luogo – e il mondo del cinema italiano. ” Riflettere sul rapporto – molto stretto – intercorso tra la sinistra e il cinema italiano a partire dagli anni cinquanta significa analizzare una relazione proficua ma anche molto contrastata nei vari passaggi della storia dell’Italia repubblicana, dagli anni duri della ‘guerra fredda’ fino all’autoscioglimento del PCI”: questo il pensiero della squadra di studiosi composta da Dario Cecchi, Marco Maria Gazzano, Antonio Medici, Alma Mileto, Pietro Montani, Claudio Olivieri, Ivelise Perniola, Giovanni Spagnoletti, Ermanno Taviani, Maurizio Zinni, coordinata da Paola Scarnati e con la partecipazione e l’impegno del presidente della Fondazione AAMOD, Vincenzo Vita.
L’approccio all’argomento sarà interdisciplinare, a partire, in primo luogo, dai contributi di critici cinematografici e studiosi di cinema, storici, cineasti, testimoni, archivisti che si alterneranno nei quattro giorni di rassegna per presentare e approfondire e dibattere su una accurata selezione di grandi e significativi film del cinema italiano, ma anche opere meno note, documentari di tutti formati e programmi tv innovativi. L’iniziativa vuole rivolgersi non solo a chi già conosce la cinematografia di quel capitolo della storia d’Italia ma anche, in primo luogo, a un pubblico più giovane, come in particolare quello universitario. La sinistra cinematografica in Italia 1950/1990 è un’iniziativa ideata e promossa dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dalla Fondazione Gramsci, con il sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) in collaborazione con la Casa del Cinema, il C entro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e l’Università degli Studi Roma Tre. Media partner Open DDB e “Il Manifesto”.
La regista, i protagonisti Erica Piccotti e Giovanni Calcagno, insieme a parte del Cast Artistico e Tecnico, saranno presenti alla proiezione del 5 maggio al Teatro Flavio a Roma
Il sottosegretario alla Cultura ha aperto la rassegna insieme all'ambasciatore italiano in Gran Bretagna, Inigo Lambertini, al direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà e alla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. Sette film, presentati in anteprima nel Regno Unito sottotitolati in inglese, selezionati dalla Mostra di Venezia
La proiezione di Cafarnao e il collegamento da Beirut della regista libanese danno inizio “Ad imaginem dilecti filii”, ultima sezione della rassegna dedicata ai racconti cristiformi del cinema contemporaneo
Dal 23 gennaio al 28 maggio torna a Roma A qualcuno piace classico, grandi film in pellicola introdotti dai critici del Sncci Gruppo Lazio