La rassegna chiude con Dante e premia Padrenostro

La rassegna ancora una volta ha portato una maratona di venti film dell’ultima stagione sull’isola che non ha una sala


Si chiude con la seconda avventura dei Moschettieri di Giovanni Veronesi e con un singolare viaggio dantesco tra tra storie e leggende di Lampedusa raccontate con uno sguardo alla Divina Commedia, la maratona cinematografica de Il Vento del Nord.

Ottimo il bilancio di  questa 13.ma edizione, che ha portato sull’isola che non ha una sala una maratona di venti titoli in una settimana, aprendo con una lunga ‘notte bianca’ dedicata al cinema italiano e presentando commedie, cinema d’autore, storie di viaggio e film dedicati all’ambiente e alla natura, con un focus non solo  italiano sul rapporto tra cinema e letteratura.

E grazie alla ‘Fondazione Claudio Nobis’ e a SIAE, gli studenti dell’isola, quest’anno con la loro scuola al fianco – il liceo Ettore Majorana – hanno vissuto grazie a LampedusaLab, ancora un anno di formazione sui mestieri del set trasformandosi in autori e tecnici, guidati dall’esperienza di tutor  che li hanno seguiti anche via ‘zoom’ nel corso degli ultimi mesi, realizzando durante la settimana della rassegna il loro secondo cortometraggio prodotto da LampedusaCinema, Cercando Dante, che racconta Lampedusa attraverso simbolici capitoli dedicati all’Inferno, al Purgatorio e al Paradiso attraverso immagini che scandiscono la vita di un’isola speciale. Il cortometraggio sarà presentato domani sera prima del film di chiusura, Tutti per 1-1 per tutti di Giovanni Veronesi, in una serata che dedicherà ai ragazzi anche Dolcissime di Francesco Ghiaccio, e proporrà il breve documentario Stella del mare – Una storia d’amore con il racconto della prima spedizione subacquea che nel 1954 mostrò per la prima volta, con immagini ancora oggi meravigliose, i fondali di un mare come quello che bagna, con Lampedusa, Lampione e Linosa: un vero regalo per gli appassionati di natura e immersioni.

Il Vento del Nord nasce dal volontariato di un gruppo che a Lampedusa dedica ormai un lavoro di formazione e di attenzione per i lampedusani, soprattutto giovani, per tutto l’anno: Massimo Ciavarro per l’organizzazione e Laura Delli Colli al coordinamento artistico, con la collaborazione del prof. Giovanni Spagnoletti per il laboratorio con gli studenti coordinato operativamente da Stefano Amadio, tutor con Rocco Giurato del LampedusaLab, il laboratorio dedicato agli studenti che ha incoraggiato quest’anno il Liceo Ettore Majorana ad inaugurare una propria attività di attenzione al mondo del cinema proprio a partore dal gruppo che da quattro anni ornai è seguito da LampedusaCinema.

E sono proprio i ragazzi a decretare anche il film italiano vincitore della rassegna, una maratona lunga 20 titoli in un’edizione quest’anno significativa  anche per il senso della ‘ripartenza’ che il cinema sta vivendo ancora tra molte difficoltà dopo i lunghi mesi del lockdown. A vincere è Padrenostro di Claudio Noce con la seguente motivazione: “Una storia personale che riesce a mettere a fuoco il dolore e l’ansia di una famiglia nel mirino del terrorismo e, soprattutto, di un bambino che legge negli occhi del padre la paura per tutta la sua famiglia, segno indelebile di un capitolo tragico della nostra storia recente. Padrenostro rende perfettamente il clima di terrore nel quale hanno vissuto non solo protagonisti eccellenti della lotta alla mafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma tutte le  persone e le famiglie che hanno condiviso con le vittime  del terrorismo la tragedia collettiva degli ‘anni di piombo’ che il film indaga anche da un punto di vista più intimo e personale. Il regista, Claudio Noce, affida sentimenti ed emozioni a un grande protagonista come Pierfrancesco Favino ma anche al piccolo Mattia Garaci, il bambino che, nel suo rapporto con un padre che l’impegno rende molto assente, aggiunge poesia ed emotività al realismo del racconto. Una storia che in questa chiave fa riflettere anche i giovani che di quel periodo conoscono solo cronaca”.

Menzione speciale anche per Il Cattivo Poeta di Claudio Jodice che svela, con il successo e gli eccessi, le ombre di un personaggio discusso e controverso, un protagonista come Gabriele D’annunzio, non solo della letteratura ma, certo, anche della vita politica, di cui si avverte l’avvicinarsi del crepuscolo.

Il Vento del Nord vuol essere intrattenimento e spettacolo ma anche cultura e solidarietà ad un’isola speciale che attende ormai da oltre dieci anni, ogni anno, come una vera e propria festa, il  cinema  che i lampedusani, senza una sala, per tutto l’anno non hanno possibilità di vedere sul grande schermo. Nella settimana organizzata da LampedusaCinema, com’è ormai tradizione, i principali protagonisti della rassegna saranno soprattutto i film italiani. Un modo per portare nell’estremo Sud del Sud, con il cinema d’autore grazie alla commedia, un’occasione di leggerezza e anche di riscatto, lontana dagli stereotipi che l’informazione continua inevitabilmente a far rimbalzare in Italia e nel mondo.

Ang
05 Agosto 2021

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