Entrati nella stagione più fredda, inizia nei cinema il momento più caldo, con una mole infinita di titoli in arrivo nelle sale che sgomiteranno per i primi posti del box office. Non si può di certo ignorare l’acclamato nuovo film di Pedro Almodóvar, il primo girato in lingua inglese. Vincitore dell’ultimo Leone d’Oro, La stanza accanto racconta l’amicizia tra due donne interpretate dalle attrici premio Oscar Julianne Moore e Tilda Swinton. Tutto inizia quando una delle due chiede all’altra di accompagnarla nel percorso verso l’eutanasia.
Tanti i titoli smaccatamente natalizi come Una famiglia sottosopra di Alessandro Genovesi, commedia con Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta, che racconta di una famiglia i cui membri si risvegliano ognuno nel corpo di un altro. C’è un po’ d’Italia anche nella commedia statutinense Ops! È già Natale con Denny DeVito. Il film di Peter Chelsom, infatti, è il remake di Improvvisamente Natale di Francesco Patierno, con Diego Abatantuono. Per i più piccoli c’è poi Il Grande Natale degli Animali, film d’animazione francese che racconta cinque storie a tema natalizio ambientate nel bosco.
Passiamo a un altro film d’animazione, anche se pensato per un pubblico decisamente diverso: Piece by Piece, l’originale biopic su Pharrell Williams creato con lo stile animato dei film Lego. Il film di Morgan Neville è un esperimento curioso e fantasioso che scava nella vita e nella musica del celebre rapper con un approccio che non si era mai visto prima.
In questa selva di titoli, provano a trovare il loro spazio due drammi italiani come Criature di Cécile Allegra, con Marco D’Amore nei panni di un educatore che usa il circo per impedire ai ragazzi partenopei di abbandonare gli studi; e come Per il mio bene di Mimmo Verdesca, con Barbora Bobulova nei panni di una donna che si trova costretta a cercare la propria madre biologica per ricevere un trapianto di midollo osseo. Una trama molto simile, anche se con un approccio molto diverso, a quella della commedia francese L’orchestra stonata di Emmanuel Courco, dove un uomo malato di leucemia va alla ricerca del proprio fratello perduto.
Ma il cinema è anche un’occasione per viaggiare nel mondo: a partire da Grand Tour, il film che ripercorre un viaggio avvenuto nel 1917 tra la Birmania e la Cina e che è valso a Miguel Gomes il premio per la migliore regia a Cannes 2024. C’è poi la storia vera di Non dirmi che hai paura, tratta dal romanzo di Giuseppe Catozzella, che racconta della giovane ragazza somala Somia, che dopo avere partecipato alle Olimpiadi si trova costretta a fuggire dal suo paese per raggiungere l’Europa. C’è un po’ d’Italia anche ne Il Monaco che vinse l’Apocalisse, di Jordan River, produzione italo-statunitense ambientata nel periodo delle Crociate.
Infine, per gli appassionati c’è il documentario Francesco Guccini: fra la Via Emilia e il West che porta sul grande schermo la versione restaurata del concerto evento del cantautore avvenuto a Bologna nel 1984.
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