Il Festival Lumière, tra restauri all’italiana e Monica Bellucci

Come ogni anno, ricca presenza italiana al festival dedicato al cinema classico


LIONE – Ogni anno, nel mese di ottobre, la cinefilia si impone nei pressi del luogo di nascita del cinematografo. Parliamo del Festival Lumière, ideato da Thierry Frémaux nel 2009 per celebrare, nelle sale di Lione, la storia della settima arte. Una celebrazione che, come ogni anno, parla anche italiano. 

Tra gli ospiti d’onore del festival Monica Bellucci, accompagnata dall’anteprima francese del film The Girl in the Fountain (clicca qui per leggere la conversazione con l’attrice sul sito del festival), omaggio ad Anita Ekberg; e Jerzy Skolimowski, il cui EO, premiato a Cannes, è co-prodotto dall’Italia e parzialmente girato nel Belpaese.

E poi, dietro le quinte, in quel Marché International du Film Classique che analizza criticità ed evoluzioni dello sfruttamento commerciale dei film di ieri, e che in questi giorni festeggia il decimo anniversario, la grande discussione per celebrare quella ricorrenza è stata con Gian Luca Farinelli, amico di vecchia data della manifestazione lionese. Un incontro per il quale il bolognese si è prestato rientrando il giorno stesso a Roma per la Festa del Cinema (“Stamattina ho detto che uscivo a comprare le sigarette”, ha ironizzato all’inizio della conversazione). E poi, ovviamente, i film, quasi tutti situati nella sezione Lumière Classics, un vero e proprio campionario di restauri recenti e inediti (o quasi, perché alcuni sono già passati a Venezia, per esempio).

Uno scontro fra giganti, con nomi del calibro di Dreyer, Lynch, Coppola e molti altri. Fra questi anche Luchino Visconti (Ludwig, restaurato da StudioCanal, La Cinémathèque Française e Cineteca di Bologna), Bernardo Bertolucci (L’ultimo imperatore, a cura di Turbine Medien in collaborazione con Arrow Films) e Federico Fellini (Toby Dammit, segmento di Tre passi nel delirio). E all’interno di quella sezione c’è un sottoinsieme noto come “Trésors et curiosités”, ossia cinematografie meno note o titoli che non rientrano nel canone dei classici del paese d’origine. E lì la parte italiana è assicurata – in collaborazione con la Francia, con la Société Cinématographique Lyre che ha curato il restauro – da Danza macabra, horror di Antonio Margheriti (accreditato come Anthony Dawson, come da consuetudine dell’epoca) che adatta liberamente gli scritti di Edgar Allan Poe. Un’esperienza da brivido, e un’interessante lezione di restauro: il pubblico di Lione ha visto la copia con l’audio italiano, mentre per la riedizione nelle sale transalpine che seguirà il festival ci sarà anche la possibilità di vedere la versione doppiata in francese, dal momento che il laboratorio incaricato ha lavorato su entrambe contemporaneamente. 

Infine, raggruppato nei classici in bianco e nero, un caposaldo neorealista quale Sciuscià di Vittorio De Sica, al terzo appuntamento festivaliero importante dopo il debutto a Cannes Classics a maggio e la proiezione a Bologna durante il Cinema Ritrovato il mese successivo. In questo caso, il restauro è a cura della Film Foundation di Martin Scorsese e della Cineteca di Bologna. 

Foto di  © Olivier Chassignole

Max Borg
22 Ottobre 2022

Festival Lumière

Festival Lumière

Tim Burton si racconta al Lumiére: “Io, come Mercoledì Addams”

Il grande regista, Prix Lumière 2022, si racconta a 360°: "Sono cresciuto guardando i film dell’orrore di registi come Mario Bava e Dario Argento, appassionandomi ai mostri. Anziché traumatizzarmi, hanno avuto l'effetto opposto, mi rassicuravano"

Festival Lumière

Ovazioni per Marco Bellocchio al Festival Lyon Lumière

Marco Bellocchio ha introdotto al Festival Lyon Lumière due anteprime di Marx può aspettare. Il film sarà distribuito prossimamente in Francia dalla compagnia Ad Vitam. Per Michel Ciment, direttore del mensile francese Positif: "Questo grande film etico ed estetico conferma Bellocchio come il massimo regista italiano vivente"

Festival Lumière

Dino Risi e Roberto Rossellini in tournée in Francia

Un pacchetto con tredici film diretti da Dino Risi e un altro pacchetto con altrettanti film diretti da Roberto Rossellini saranno in tournée in Francia a partire da novembre

Festival Lumière

Première di ‘Villa Falconieri’ a Lione

Introdotto sul palcoscenico da Thierry Frémaux, Matteo Pavesi ha presentato la première mondiale della copia restaurata di Villa Falconieri, una coproduzione italo-tedesca diretta nel 1928 da Giulio Antamoro e Richard Oswald. Accompagnamento al pianoforte del maestro Didier Martel


Ultimi aggiornamenti