Iaia Forte: “Il problema di Roma? Le politiche culturali”

Iaia Forte al maschile nel ruolo di Tony Pagoda nella versione teatrale del romanzo di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione, è a Piccolo Eliseo di Roma fino al 1° novembre


Iaia Forte al maschile nel ruolo di Tony Pagoda, il cantante cocainomane e sciupafemmine, nella versione teatrale del romanzo di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione (Feltrinelli) è a Piccolo Eliseo di Roma fino al 1° novembre. Lo spettacolo, che ha le musiche di Pasquale Catalano e la regia della stessa interprete, è concepito come un concerto, in cui i pensieri del cantante nascono nell’emozione di esibirsi davanti a Frank Sinatra, al Radio City Music Hall di New York. In una sorta di allucinazione provocata dall’alcool e dalla cocaina, il performer melodico è attraversato da barlumi di memoria, illuminazioni, struggimenti d’amore, sarcastiche considerazioni partorite tra le note delle canzoni, dove la musica che accompagna la performance dialoga con le parole, usate come una partitura. “L’idea di mettere in scena il protagonista del romanzo di Sorrentino mi è venuta per innamoramento – racconta la brava attrice napoletana – Avevo letto in pubblico due capitoli del libro a Fiesole, e il piacere di incarnare Tony Pagoda e di dare suono alla bellissima lingua della scrittura è stato tale che mi ha fatto desiderare di farne uno spettacolo. Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura così oltre i generi che può essere, a mio avviso, incarnato anche da una donna. Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un’anima femminile, una ‘sperdutezza’, un anelito ad un’armonia perduta”.

All’attrice, che da molti anni vive a Roma, abbiamo chiesto un commento sulle dimissioni del sindaco Ignazio Marino e sulla situazione della città: “Per me Roma è il luogo più bello del mondo, ma la situazione è disastrosa e le colpe non sono solo della cattiva amministrazione, da Alemanno in poi, ma anche delle politiche culturali e scolastiche. Noi romani, noi italiani, non siamo capaci di considerare patrimonio personale una città, abbiamo spesso l’idea che tutto sia corruttibile, comprabile. Questo ha creato una degenerazione nelle relazioni tra noi cittadini e il nostro paese e la cultura in questo ha un ruolo fondamentale. Da donna di sinistra contesto l’idea di una cultura dell’evento, sostenuta da due sindaci di sinistra come Veltroni e Rutelli. Forse avrebbe giovato meno in termini di popolarità ma molto più in termini di cittadinanza un’attenzione maggiore nei confronti delle periferie”. Dopo il Piccolo Eliseo di Roma Hanno tutti ragione proseguirà la tournée in varie città d’Italia, tra cui Trieste, Genova e Bologna, mentre Iaia Forte sta preparando anche un altro testo teatrale, La morte di Danton di Georg Buechner per la regia di Mario Martone

Cristiana Paternò
13 Ottobre 2015

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