Esattamente come le statuette più importanti verranno consegnate in chiusura della serata degli Oscar, noi concludiamo questa serie di articoli di avvicinamento alla cerimonia più attesa dell’anno con l’approfondimento sui premi al Miglior film, alla Miglior regia e i due alle sceneggiature. Inutile dire che, soprattutto in questa edizione, questi riconoscimenti faranno la differenza per la vittoria del FantaOscar di CinecittàNews, le cui iscrizioni scadono a brevissimo.
Seppure ormai da anni la categoria principale sia stata aperta a ben 10 titoli, sappiamo che si tratta più di una formalità: un onore che viene dato ai film più meritevoli della stagione che ne avranno degli evidenti benefici distributivi. Poco importa se le possibilità di vittoria siano praticamente pari a zero. Tutti i lungometraggi nominati si sono distinti in qualche modo: valore produttivo, impatto sul pubblico, originalità o tematiche affrontate. Eppure più ci si avvicina alla premiazione più sembra chiaro che i giochi sono già fatti: Oppenheimer è il netto favorito per la vittoria finale. Dopo tante occasioni mancate, l’Academy Awards sembra avere deciso che questa è l’occasione giusta per premiare un film di Christopher Nolan, che con il biopic dedicato alla controversa figura del grande scienziato ha forse realizzato il suo capolavoro assoluto: il perfetto connubio tra cinema d’intrattenimento e autoriale, condito da un perfezionismo maniacale che avvicina il regista britannico ai più grandi cineasti della storia del cinema. Difficile immaginare che il premio gli scappi, anche se la concorrenza di Povere Creature!, premiato già con il Leone d’oro a Venezia e il Golden Globe per il miglior film commedia, sarebbe sulla carta molto accanita. Se proprio dovessimo scegliere altre, improbabilissime, soprese potremmo individuare l’ultimo colossal di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, per la denuncia dei crimini contro i nativi americani, La zona d’interesse, per il modo inusuale di affrontare la tematica della Shoah o la Palma d’oro Anatomia di una caduta.
Anche qui il discorso è lo stesso: Christopher Nolan è il netto favorito. Considerando gli ultimi 10 anni, il 50% delle volte il premio di Miglior film e quello alla regia non sono andati a braccetto, permettendo a due film molto meritevoli di dividersi i due premi più prestigiosi. In questo caso però, il virtuosismo tecnico, la metodicità del lavoro, l’impatto visivo, la perfetta compartecipazione di tutti i reparti artistici e la capacità di rendere avvincente un film tanto monumentale sono tutti indizi che vanno a favore di Oppenheimer. Le sorprese, in questa categoria sono leggermente più probabili, con Justine Triet che ha impressionato il mondo intero con il suo intenso Anatomia di una caduta, Yorgos Lanthimos e la sua visionarietà in Povere Creature!, Jonathan Glazer che ha superato se stesso per lucidità di visione artistica in La zona d’interesse e Martin Scorsese, per il semplice fatto di essere Martin Scorsese.
Con i premi alle sceneggiature è più frequente che le statuette siano assegnati a titoli meno celebrati, offrendo una statuetta a film stupendi ma dal minor impatto produttivo o mediatico. Inevitabilmente Oppenheimer va sempre considerato tra i favoriti, ma non si può assolutamente escludere una sorpresa, che anzi ci auguriamo. Povere creature! meriterebbe la statuetta per la sua scrittura brillante e sorprendente, Barbie è stato un fenomeno mediatico troppo grande per non essere considerato e American Fiction è entrato nel cuore di molti in quel dell’Academy. La zona d’interesse, in questo caso, si può accontentare della nomination.
In mancanza dei titoli più blasonati, questa è una delle categorie più aperte. Favorito è forse Anatomia di una caduta per la sua capacità di mantenere l’ambiguità fino alla fine del film, in un perfetto connubio tra giallo, dramma legale e familiare. Anche The Holdovers – Lezioni di vita è un ottimo contendente, per la sua leggerezza meravigliosa e per i suoi personaggi scritti con una precisione magistrale. Possibile outsider è Past Lives, classico film sentimentale – dolce, elegante e nostalgico – che ha saputo conquistare tutti. Maestro e May December inseguono da lontano.
Hai tempo fino alla mezzanotte del 9 marzo per iscriverti al FantaOscar di CinecittàNews.
Italia tra gli 85 paesi che sono stati ammessi alla corsa per l'Oscar per la miglior opera internazionale. I finalisti saranno annunciati il 17 gennaio 2025
Il film di Maura DelPero designato dall’Italia per la corsa all’Oscar è in concorso al Chicago Film Festival e sarà presentato anche all’AFI di Los Angeles
Sono ancora qui, già premiato per la Miglior Sceneggiatura a Venezia 81, è la scelta dell’Accademia del Cinema carioca per la corsa nella categoria del Miglior Film Internazionale
Accordi già chiusi per USA e Regno Unito, Oceania, parte dell’Europa e Medioriente, Africa francofona e Indonesia. In corso i negoziati per America Latina e Scandinavia