Giulio Andreotti e Il Cinema Ritrovato

Giulio Andreotti. La politica del cinema, diretto da Tatti Sanguineti, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, verrà presentato a Bologna in anteprima mondiale al Festival Il Cinema Ritrovato, lunedì 29 giugno ore 18.15 al Cinema Lumière (Sala Auditorium). Tra il 2003 e il 2005 due telecamere registrano 21 sedute di circa 45 minuti l’una e Andreotti si sottopone, senza condizione alcuna, al fuoco di domande. A interrogarlo sono Tatti Sanguineti e Pier Luigi Raffaelli.
Di questo progetto una prima parte, Giulio Andreotti. Il cinema visto da vicino, è stata presentata alla Mostra del Cinema di Venezia 2014 e ha affrontato la censura, il rapporto ‘preventivo’ tra il giovane sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo spettacolo – ricopre l’incarico dal 1947 fino al 1953 durante i quattro governi De Gasperi – e la sua passione vista da vicino.
La seconda parte, Giulio Andreotti. La politica del cinema, illustra questa passione retrospettivamente, con Andreotti a contemplarla da lontano, come spettatore, anche se con lo stesso sguardo. Il lavoro realizzato da Sanguineti ha avuto il patrocinio del Comitato Giulio Andreotti perché “il film svolge un’importante azione di ricostruzione storica”.

Sempre al Cinema Lumière, alla Sala Auditorium, il 29 giugno alle 17.30 verrà proiettato la versione integrale del documentario della visita a Trieste del 18 settembre 1938 nella quale Mussolini, in Piazza dell’Unità d’Italia, pronuncia la decisione di adottare una legislazione razziale tale da espellere dalla società gli ebrei.
Un discorso in cui emerge con tremenda sintesi la tensione populista del dittatore, tra richiami alla pace e oscure minacce (‘la guerra universale’) in frasi come “il mondo si stupirà della nostra generosità ma anche del nostro rigore”. Parole di ieri, che ci riportano a proclami di quotidiana attualità su temi come esclusione sociale, Europa, sicurezza internazionale.
Un rilevante documento storico per la storia del nostro Paese riportato alla luce dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino che ne conserva una copia unica e che sarà presto restaurato in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà.