Claudia Catalli

Articoli di Claudia Catalli - Pagina 3

Elio Germano: il mio Francesco laico e poco santo

Presentato nella Sala Conciliazione del Comune di Assisi Il sogno di Francesco diretto da Arnaud Louvet e Renaud Fely. Elio Germano interpreta il popolare religioso: "Francesco non era un rivoluzionario, non voleva salvare i poveri ma prenderli a modello di vita. Ho raccontato l'esperienza di un essere umano in termini laici, che mirava a essere uguale agli altri, soprattutto agli ultimi, perché tutti possono compiere il suo stesso percorso di vita". Alba Rohrwacher veste i panni di Santa Chiara, Marcello Mazzarella quelli di frate Rufino Jérémie Renier è Elia da Cortona

Giorgio Pasotti: “Il mio nuovo film su multinazionali, top manager e potere”

Ultimamente lo abbiamo visto molto impegnato su diversi fronti teatrali, ma nel frattempo l’attore sta lavorando al suo nuovo progetto da regista. Lo svela a Mare Festival 2016: "A settembre mi vedrete in una nuova fiction tv, di cui posso solo anticipare che avrò accanto un cantante famoso, saremo una bella coppia inedita. Inoltre mi sono già stati proposti un paio di film per il cinema e la prossima estate debutterò con un nuovo spettacolo, un grande classico, a Verona”

Roberto Andò: “Il mio cinema tra Fellini e Rosi, e la mia prima serie tv”

E’ stato assistente alla regia di Fellini, Rosi, ma anche di Michael Cimino. Oggi è un regista di film impegnati e complessi, da Viva la libertà a Le confessioni, e sta per debuttare nell’universo molteplice delle serie tv con un nuovo progetto, incentrato sulla politica italiana. Ospite di Mare Festival, Roberto Andò si prepara a partire per la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dove presiederà la giuria degli studenti di cinema chiamati a premiare il Miglior classico: “Mi ha fatto piacere che Barbera abbia pensato a me”.

Carlo Verdone e i due cognati

Intervista all'attore e regista, che ha appena ricevuto il Premio Manfredi e sta scrivendo, con Pasquale Plastino e Paola Mammini, una nuova commedia corale con molto spazio ai giovani e alle donne. E in futuro potrebbe esserci un film in coppia con Christian De Sica. "Per ora non è previsto, ma mi piacerebbe. E ho persino il titolo..."

Paolo Genovese: “Questa è la bellezza della vita”

Il primo giorno della mia vita. Si intitolerà così il nuovo film di Paolo Genovese, che dopo il successo mondiale di pubblico e critica per il suo Perfetti sconosciuti intende ora raccontare "la bellezza della vita". Lo confida a Cinecittà News nel ritirare il Nastro d'Argento per la commedia dell’anno, con l'orgoglio di chi ce l'ha fatta. "Con questo premio abbiamo fatto il grande slam, portandoci a casa David di Donatello, Ciak d’Oro, Globo d’Oro e, dopo sette candidature, finalmente ora il Nastro d’Argento"

Il cinema italiano contro il fanatismo

Non era facile risollevare l'umore del pubblico dopo la proiezione, nel Teatro Antico, della partita Germania-Italia. Ci ha provato Matilde Gioli, chiamata a condurre la 70ma cerimonia dei Nastri d'Argento. Sabrina Ferilli si lascia andare a battute sul "rodimento post-partita", per poi evidenziare l'attualità del film Io e lei. Mentre Paolo Virzì si dice fiero di far parte della comunità del cinema italiano: "In questo momento di astio e angoscia, il nostro cinema parla di tolleranza, simpatia per gli ultimi e gli esclusi. Ironia e autoironia sono l'antidoto migliore contro il fanatismo, il dogmatismo e la ferocia che attraversa il mondo"

Golino-Binoche-Pinto: Gender Cannes

A Cannes, quest'anno, si è parlato molto di parità di paghe per le donne. E tra l'altro è stato presentato il progetto mondiale We do it together, nato dalla produttrice italiana Chiara Tilesi e che vanta al suo interno nomi importanti, da Valeria Golino a Jessica Chastain, da Juliette Binoche a Freida Pinto. “Abbiamo bisogno di storie che raccontino le donne, scritte, prodotte e dirette da donne. Con questo non vogliamo escludere gli uomini, ma spostare lo sguardo sull’universo femminile. Iniziamo con progetti concreti, perché tutti i discorsi del mondo non colmeranno il “gender and pay gap”

Valerio Esposito: “Una troupe italiana nel deserto”

Valerio Esposito, 33 anni, ex assistente alla regia di Fausto Brizzi, è al Marché di Cannes per presentare il suo primo lungometraggio Calico Skies. Prodotto dalla Hot Tub Film, girato interamente nel deserto di Joshua Tree da una troupe italiana - spicca il montatore fresco di David di Donatello Federico Conforti - ha un cast internazionale, guidato dal protagonista Tom Sizemore

Argento e il remake di Suspiria: “Mi fido di Guadagnino”

“Non so come Luca Guadagnino realizzerà questo remake, non ho letto la sceneggiatura, ma so che conosce a menadito il mio lavoro - dice Dario Argento - è appassionato di questo mio film e dunque spero che non mi tradisca". Il maestro dell'horror è impegnato in una serie tv di 12 puntate, prodotta da americani, francesi e italiani, ambientata nella Londra ottocentesca. E’ tratta dal romanzo "Suspiria de Profundis" di Thomas de Quincey, il cui protagonista finisce in un vortice di pazzia assoluta

Alessandro Carloni: una commedia con Benigni e una scuola d’animazione

Il regista del cartoon Kung Fu Panda 3, da 11 anni alla DreamWorks, ora sogna una pausa dall’animazione: "Mi piacerebbe lavorare con Roberto Benigni che è venuto in America per un paio di progetti e ho scoperto che in inglese fa ancora più ridere. Inoltre ho parlato con alcuni addetti ai lavori sulla possibilità di aprire una scuola di animazione in Italia dove il mio mestiere non ha possibilità: sarebbe bello, magari con il collega Enrico Casarosa della Pixar. L’ultima volta l’ho visto quando è stato nominato agli Oscar, ho trovato bellissimo il suo cortometraggio La luna"

Stefano Fresi: “Torna la banda di Smetto quando voglio”

Ha capito di voler fare l'attore osservando da vicino Gigi Proietti, è cresciuto provando a imitare "i più grandi di tutti: Alberto Sordi, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi" e oggi Stefano Fresi è uno stimato attore di commedie. Ne Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno provava a convincere Paola Cortellesi a deporre la pistola, in Smetto quando voglio di Sydney Sibilia - di cui sta per girare il sequel a partire dal 24 marzo - sperimentava sulla sua pelle la pillola perfetta, in Noi e la Giulia di Edoardo Leo riscattava un agriturismo dalle grinfie dei boss locali. Dal 10 marzo torna sul grande schermo con Forever Young (proiettato in anteprima al Festival de la Comedie di Monte-Carlo), nei panni del secondo violino pigro, nonché genero di un instancabile sportivo interpretato da Teo Teocoli

Isabella Rossellini: “David O. Russell è come Fellini e come mio padre”

Un regista “eccentrico, imprevedibile, geniale”. Così l’attrice definisce David O. Russell che l’ha diretta nel suo nuovo film Joy, dal 28 gennaio nelle sale italiane. Il suo ruolo? “La fidanzata di Robert De Niro, che poi – ironia della sorte – nella vita è stato il testimone di nozze mio e di Martin (Scorsese, ndr)”. Una fidanzata ricca, che sceglierà di sostenere il talento della piccola grande Joy (Jennifer Lawrence, candidata all’Oscar), ragazza ostinata dalla vita difficile ma dall’inventiva brillante, liberamente ispirata alla figura realmente esistita di Joy Mangano

Giancarlo De Cataldo: “Adoro Checco Zalone, ma il cinema italiano manca di coraggio”

Cinecittà News ha intervistato il magistrato, scrittore e sceneggiatore, autore, tra le altre cose di Romanzo criminale e Suburra. E lui ha lanciato una riflessione fuori dai denti sul nostro cinema: "Bisognerebbe uscire dalle secche per cui cui il pop fa schifo a priori e il cinema giudicato troppo di nicchia viene tolto subito dalla sala. Entrambi gli atteggiamenti sono sbagliati. Adesso, ad esempio, mi fa ridere chi se la prende con le 1.500 sale in cui verrà distribuito Checco Zalone. La concezione di cinema come industria è basata sul successo, è la legge dell’incasso, tra l’altro Zalone a me fa morire dalle risate. Mi piacerebbe però che ci fossero 15mila sale sempre piene che proiettassero anche altri film"

Michele Placido: “La mafia, Ambra e la pausa pranzo delle operaie”

All'Ischia Global Fest abbiamo incontrato l'attore e regista pugliese che dirigerà una megaserie tv sulla criminalità organizzata siculo-americana. E per il cinema farà Sette minuti, scritto da Stefano Massini e ispirato a La parola ai giurati: "Undici operaie si raccolgono in una stanza per decidere le sorti di 400 colleghe nell’accordo tra vecchia e nuova azienda. La richiesta per evitare i licenziamenti è togliere alle operaie 7 minuti dalla pausa pranzo. Ma cosa c’è dietro quei sette minuti? Dirigerò attrici importanti, tra cui vorrei Ambra Angiolini, ma anche nomi internazionali"

Ivano De Matteo: “Il mio film salvato dall’oblio”

Lo strano caso de La bella gente, una pellicola girata nel 2009 e mai uscita in Italia, ma applaudita in Francia, che il 27 agosto arriverà finalmente nelle sale con Luce Cinecittà. "Non ho mai smesso di pensarci e di lottare affinché uscisse. Anche mentre facevo altri film ho sempre continuato a lavorare per farlo uscire in sala. Era stato girato con soldi statali: i nostri soldi, quelli di tutti. Non vedevo il senso e la motivazione per non farlo uscire, a prescindere che fosse bello o brutto", racconta il regista di titoli come Gli equilibristi e I nostri ragazzi in questa intervista a Cinecittà News

Sebastiano Riso: “Il mio nuovo film sul diritto alla famiglia”

Il suo primo film Più buio di mezzanotte, presentato un anno fa al Festival di Cannes, uscirà il 24 giugno in Francia in 60 sale. In Inghilterra è stato proiettato nelle scuole, e nei vari paesi europei e americani dove è circolato non è stato minimamente censurato: solo in Italia è stato vietato ai minori di 14 anni. Il regista, in un'intervista esclusiva, ci spiega quali sono, secondo lui, i motivi di questa scelta e parla del suo prossimo progetto, Una famiglia

Denis Robert: “Alle origini di Charlie Hebdo”

Al Marché abbiamo visto in esclusiva il documentario Cavanna, He Was Charlie, dedicato al fondatore della rivista satirica Francois Cavanna. Girato prima dell'attentato del 7 gennaio, contiene anche un video profetico in cui Cavanna e Choron dicono: "Dovevamo morire affinché tutti parlassero di noi". In questa intervista l'autore del film, ancora senza distribuzione in Italia, ci spiega perché la satira è tanto importante

Da Maradona a Udo Kier, tutte le star sommerse del Marché

Vi proponiamo un viaggio tra le curiosità del mercato. Tra queste ben due documentari su Charlie Hebdo e uno su Diego Armando Maradona, che viene evocato anche dal film di Paolo Sorrentino Youth. Mentre Lars Von Trier racconta i retroscena della mania per l'arte dell'attore tedesco Udo Kier, che ha diretto sia in Melancholia che in Nymphomaniac

Francesco Munzi: “Un’idea di cinema e un’idea di mondo”

Abbiamo intervistato l'autore di Anime nere all'indomani delle 16 candidature ottenute al David di Donatello e alla vigilia dell'uscita nel Regno Unito. "Questo successo è stata una grande sorpresa. Sin dall'inizio: essere selezionato a Venezia, aver ricevuto già lì un'accoglienza positiva, poi il riscontro internazionale di critica e le vendite in tanti Paesi. Poi l'esperienza del Toronto Film Festival, l'uscita del film negli Stati Uniti, i contatti fatti a Cinema Italian Style a Los Angeles: davvero bello che, partendo soltanto da un film e da nient'altro, si possano avere risposte tanto forti"

Giorgia Wurth: “Il grande tabù dell’assistenza sessuale”

Abbiamo intervistato l'attrice che nel suo secondo romanzo, L'accarezzatrice, affronta il tema della sessualità dei disabili. "In Italia non trovo un produttore disposto a rischiare, eppure film sull'handicap, come Quasi amici, hanno avuto grande successo", dice Giorgia Wurth, che vorrebbe per sé il ruolo di Gioia, un'infermiera che perde il suo lavoro e, spinta dalla necessità di trovarne un altro si mette in gioco

Daniele Ciprì: “La mia nuova sfida: portare al cinema la cecità”

Il direttore della fotografia, che ha lavorato con Marco Bellocchio a Sangue del tuo sangue, ci parla del nuovo progetto da regista, dopo La buca: "Ho fatto una bella esperienza al Museo Tattile di Ancona sulla cecità, una tematica che mi interessa moltissimo. In un mondo di immagini in cui si è persa la possibilità di immaginare perché abbiamo descritto e filmato tutto, il non vedere è una vera sfida per il racconto cinematografico"

Peter Bogdanovich: “A Roma con sei fantasmi”

"Certo che conosco Cinecittà. Ci girava Fellini. Mi hanno detto che sta attraversando un periodo difficile". Inizia così la nostra intervista al regista ospite della 12a edizione del Montecarlo Film Festival de la Comédie. È venuto a presentare il suo nuovo film She's Funny That Way, commedia degli equivoci sentimentale con Owen Wilson e Jennifer Aniston. E in questa intervista ci parla del passato ma anche del futuro, con tre nuovi progetti. Mentre del cinema italiano dice: "Non ho visto neanche La grande bellezza. Ricordo con piacere il periodo d'oro in cui tutti erano in fibrillazione per nuovo film del grande Fellini o di De Sica, ora quell'attesa non c'è"

Eternit e camorra per Marco D’Amore

L'attore, reso popolare dalla serie Gomorra, sta girando a Casale Monferrato Un posto sicuro dell'esordiente Francesco Ghiaccio, una storia d'amore e paternità che parla anche di disastri ambientali. "Ho scelto di produrre un'opera prima perché ho creduto subito nel progetto e perché il mio unico grande sogno è diventare uno che può anche stare dietro la macchina da presa, produrre e scrivere, mettendo gli altri nelle condizioni di fare bene il proprio mestiere". E a marzo sarà sul set della seconda serie di Gomorra, che sarà piena di sorprese

Lillo & Greg e il sogno della regia

Il duo comico, premiato a Sorrento con il Biglietto d'oro, parla del nuovo film targato De Laurentiis, Un Natale stupefacente, diretto da Volfango De Biasi, in uscita il 18 dicembre. Nel cast Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabrese, Francesco Montanari e Riccardo De Filippis. “Il cinepanettone ha sempre resistito e sempre resisterà perché è un fenomeno unico: è tradizione andare al cinema in famiglia. L’intento è chiaro, far ridere e intrattenere”, dicono i due attori. E rivelano l'intenzione di scrivere e dirigere un film in proprio