Claudia Catalli

Articoli di Claudia Catalli - Pagina 5

Bonifacci: “Scrivere di cinema in epoca social”

In pochi mesi sono usciti quattro film scritti da lui, frutto di "due anni abbondanti di lavoro", dice lo sceneggiatore che al momento si sta dedicando alle ultime revisioni di sceneggiatura dei nuovi film di Giulio Manfredonia e di Fausto Brizzi. In questa intervista a Cinecittà News ci racconta il suo amore per la critica web e l'esperienza di un corso di scrittura online interamente gratuito: "Svegliarmi quasi ogni giorno con una mail di sconosciuti che esprimono gratitudine e affetto mi dà una tale fiducia che scrivo con più entusiasmo ed energia. Morale, da quando faccio il corso gratis, guadagno di più"

Fabio Bonifacci: “Scrivere di cinema in epoca social”

In pochi mesi sono usciti quattro film scritti da lui, frutto di "due anni abbondanti di lavoro", dice lo sceneggiatore che al momento si sta dedicando alle ultime revisioni di sceneggiatura dei nuovi film di Giulio Manfredonia e di Fausto Brizzi. In questa intervista a Cinecittà News ci racconta il suo amore per la critica web e l'esperienza di un corso di scrittura online interamente gratuito: "Svegliarmi quasi ogni giorno con una mail di sconosciuti che esprimono gratitudine e affetto mi dà una tale fiducia che scrivo con più entusiasmo ed energia. Morale, da quando faccio il corso gratis, guadagno di più"

Sara Serraiocco: “Fidatevi di noi giovani”

"Era un peccato tenere questo film nel cassetto, mi entusiasma sapere che esca in sala". A parlare è l'attrice esordiente protagonista di Salvo, scritto e diretto a quattro mani da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, un'opera prima che ha vinto due premi alla Semaine de la Critique di Cannes. Il 27 giugno uscirà nelle sale italiane, distribuito dalla Good Films, e l'attrice ventitreenne - attualmente studentessa al Centro Sperimentale di Cinematografia riflette: "Il pubblico non è più educato a vedere opere di qualità. Il problema parte dalla politica, che ha monopolizzato i mass media e per vent'anni ci ha abituati a prodotti spazzatura". E suggerisce di puntare sui giovani

Sara Serraiocco: “Fidatevi di noi giovani”

"Era un peccato tenere questo film nel cassetto, mi entusiasma sapere che esca in sala". A parlare è l'attrice esordiente protagonista di Salvo, scritto e diretto a quattro mani da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, un'opera prima che ha vinto due premi alla Semaine de la Critique di Cannes. Il 27 giugno uscirà nelle sale italiane, distribuito dalla Good Films, e l'attrice ventitreenne - attualmente studentessa al Centro Sperimentale di Cinematografia riflette: "Il pubblico non è più educato a vedere opere di qualità. Il problema parte dalla politica, che ha monopolizzato i mass media e per vent'anni ci ha abituati a prodotti spazzatura". E suggerisce di puntare sui giovani

Claudio Giovannesi: “Da Alì al carcere femminile”

Il giovane regista, volato al Tribeca con il suo secondo film Alì ha gli occhi azzurri, pensa già alla sua opera terza, che non si allontanerà dal percorso di osservazione del reale e narrazione della società attuale. "Questa volta vorrei raccontare una storia femminile: la detenzione di un'adolescente in un carcere minorile. Non sarà facile: intanto perché le ragazze di oggi sono creature splendide ma complesse, poi perché ci sarà da mostrare cosa succede tra quelle mura", spiega in questa intervista a Cinecittà News

Elisa Fuksas: “Vacanze romane. All’Eur”

La regista, alla sua opera prima con Nina, storia di una bizzarra ragazza che passa il mese di agosto in città tra strani incontri, racconta a Cinecittà News il tortuoso percorso produttivo: "Volevo qualcosa di internazionale, mi faceva tristezza rimanere a Roma dopo aver girato tanto in Europa e nel mondo. Poi mi sono detta: non ci sono soldi e non posso perdere anche questa occasione". Nel cast Diane Fleri e Luca Marinelli, insieme a Ernesto Mahieux

Almodovar: vorrei lavorare con Benigni e Germano

Il regista, in sala con Gli amanti passeggeri, si dice appassionato del cinema italiano: "Su tutti, vorrei lavorare con Roberto Benigni, perché è un grandissimo attore. Poi stimo molto Elio Germano"

Bertrand Tavernier: il caos ministeriale in un fumetto

Si intitola Quay d'Orsay il nuovo film del cineasta francese, attualmente in post-produzione. Ospite del BiF&st 2013, il regista rivela: "E' un film ispirato a fumetti famosissimi in Francia. Era il modo migliore di riprodurre una verità, ovvero il grande caos che regna nei gabinetti ministeriali d'Europa"

Luigi Lo Cascio: il pubblico non vuole solo commedie

Esce in sala con Luce Cinecittà l'11 aprile La città ideale, debutto alla regia dell'attore siciliano, dopo essere stato presentato al recente Bif&st e alla Settimana della Critica: "Oggi una censura più invisibile e sottile ti impone di rincorrere ciò che sembra il gusto del momento, del pubblico. Eppure il cinema non dovrebbe essere solo luogo di disimpegno, ma motivo di confronto e comprensione del reale". Presto vedremo Lo Cascio nei panni di un padre minatore accanto a Donatella Finocchiaro nella coproduzione italo-belga Marina che racconta la storia del compositore dell'omonima e popolare canzone

Sergio Rubini: “Margherita Buy è la mia Barbie”

Dopo un'affollata lezione di cinema, l'attore e regista ha presentato in anteprima al Bif&st il suo nuovo film Mi rifaccio vivo, distribuito in sala dal 9 maggio da Rai Cinema. Protagonisti Pasquale Petrolo (Lillo), Emilio Solfrizzi e Neri Marcorè in un gioco di specchi, scambi di identità e ritorni dall'Aldilà. E sull'attrice, con cui ha un sodalizio decennale: "Considero Margherita la mia Barbie, come in un gioco, un'attrice in grado di fare qualsiasi cosa e interpretare qualunque ruolo. Per questo l'ho voluta anche in questo film, insieme a Valentina Cervi e Vanessa Incontrada"

Margarethe von Trotta “La banalità del male? Oggi è quella delle banche”

"Un'avventura, una camminata nel buio senza la certezza di vedere la luce al fondo del tunnel". Così la regista tedesca Margarethe von Trotta definisce la sua ultima pellicola, Hannah Arendt, presentato al Bif&st e che uscirà da noi con la Ripley's. Il film è stato un grande successo in Germania dove ha fatto riscoprire la filosofa. "Credo sia stato il momento storico giusto per farlo uscire: il film parla di un burocrate-criminale, della 'banalità del male' che oggi è forse quella delle banche, delle istituzioni e della politica da cui tanta gente si sente come in trappola e finisce per rinunciare alla capacità di pensare individualmente. Ma il film parla proprio dell'urgenza di pensare ognuno con la propria testa per evitare catastrofi"