Favino e Martone incoronati a Cannes

Nostalgia di Mario Martone, l’unico film italiano selezionato nel concorso ufficiale sulla Croisette, suscita eccellenti reazioni da parte della stampa francese


CANNES Nostalgia di Mario Martone, l’unico film italiano selezionato nel concorso ufficiale sulla Croisette, suscita eccellenti reazioni da parte della stampa francese.

Pierfrancesco Favino, interprete del film, viene intervistato ne ‘Le Figaro’ da Françoise Dargent. “È la prima volta che Favino gira un film a Napoli. Ci parla delle sue impressioni contrastanti su questa città che affascina e respinge contemporaneamente. L’ha girata in lungo e in largo con il regista, soprattutto il quartiere Sanità: ‘Una Napoli dentro Napoli, lontana dal mare. Ci sono molte pressioni su un attore non napoletano che interpreta un napoletano. Lì ci sono ottimi attori, un’ottima tradizione, ma Mario non voleva un napoletano per il personaggio di Felice’. Calmo, posato, nella vita come sullo schermo, Favino è l’anti-Benigni. 

“In Nostalgia Felice si riappropria poco a poco della sua città. Lo vediamo sorridere per la prima volta alla guida d’una Honda che decide di comprare per ritrovare le sensazioni della sua adolescenza. Favino: ‘Al sorriso, è vero, ci abbiamo pensato, ma per me era una cosa del tutto naturale. Adoro correre in moto, è una sensazione di libertà, come se il vento ti togliesse il peso. Ho amato il coraggio e la fiducia del mio personaggio. È un idealista che non ascolta i pareri degli altri. È un romantico, un po’ come me. Piuttosto che pensare alle brutture del mondo io credo ai sogni’.

Sullo stesso giornale Etienne Sorin scrive: “La nostalgia ha cattiva reputazione, troppo retrograda, anzi mortifera. Le si preferisce la malinconia, che ha virtù e rimedi. Nostalgia è un titolo che inganna o che genera malintesi. Napoli non era migliore in passato. Felice, l’eroe del nuovo film del napoletano Mario Martone, lo constata: ‘Incredibile, non è cambiato nulla’. Felice ha i tratti di Pierfrancesco Favino. Per il premio d’interpretazione si accettano scommesse. È sconvolgente nel ruolo di un napoletano che torna a casa dopo quarant’anni di assenza. (…) A Napoli nessuno è completamente innocente. Sia ieri che oggi”.

‘Libération’ dedica due pagine al film, con il titolo “Nostalgia, amara patria”. E scrive: “Mario Martone firma una nuova ode a Napoli, città in preda alle mafie, tramite i personaggi di un espatriato tormentato e di un prete militante che lo aiuta a restare sulla retta via”. Scrive Didier Péron: “Napoli con i suoi strati di storia crollati l’uno dentro l’altro si ricompone nei frammenti, nella geografia disparata, nella bizzarra religiosità, nelle eruzioni di violenza sotto lo sguardo intenerito e conciliatore del protagonista che intravvede, all’epicentro della sua perdizione, la fragile base di un’utopia collettiva”.

Su ‘Le Monde’ il veterano critico Jacques Mandelbaum scrive: “Nostalgia, che si apre con una citazione di Pier Paolo Pasolini – La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non conosce se stesso – inizia con il ritorno di un uomo nella propria città natale. Si chiama Felice Lasco ed è interpretato da quel formidabile attore che è Pierfrancesco Favino, recentemente magnificato ne Il traditore (2019) di Marco Bellocchio. (…) Lanciando i suoi attori in mezzo alla popolazione locale, Martone filma i meandri del racconto sovrapponendoli a quelli, magnifici e funebri, del quartiere ed estraendo la geografia spirituale del suo eroe”.

25 Maggio 2022

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