COURMAYEUR – La Giuria del Premio Giorgio Scerbanenco La Stampa composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Loredana Lipperini, Cesare Martinetti, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi, John Vignola e Lia Volpatti assegna il Premio dell´edizione 2013 a L´ipotesi del male di Donato Carrisi (Longanesi) con la seguente motivazione: “Il Premio va a un romanzo in cui la meticolosa costruzione narrativa e le suggestioni del thriller e dell’horror danno vita a un noir irrequieto e fulminante”. La Giuria ha inoltre deciso di assegnare una Menzione Speciale Il paese che amo di Simone Sarasso (Marsilio Editore) con la seguente motivazione: “La menzione speciale va all’ultimo capitolo di una trilogia noir in cui si mescolano efficacemente la storia sociale politica e musicale in nero del recente passato del nostro paese”.
Opera prima di Riccardo Paoletti prodotta da Manuela Cacciamani, è una "dark tale retroattiva" nata dal successo del primo web movie realizzato per Rai Cinema: Fairy Tale. Il film, passato al Noir in Festival, racconta di un'adolescente che da New York si trasferisce ad Arezzo dal padre, vicino al misterioso Lago degli Idoli: "Un'ambientazione accattivante per gli stranieri, che amano molto la Toscana - dice la produttrice - a cui si univa l'aggancio alla realtà storica delle statuette etrusche che vi venivano gettate: molto conosciute all'estero, visto che sono esposte nei musei di mezzo mondo, oltre che un perfetto ingrediente horror"
L'attrice è la protagonista di Nuit Americhèn, cortometraggio di Federico Greco presentato in anteprima al Noir in Festival. Graffiante satira splatter del mondo dei registi "underground" di genere, il film è interpretato anche da Gianmarco Tognazzi, Fausto Sciarappa, Alberto Di Stasio e Francesco Scimemi. "Mi divertiva molto il doppio piano della recitazione: dovevo interpretare un'attrice cagna e insieme mostrare paura autentica", dice la Orioli, che vorrebbe lavorare con Bernardo Bertolucci
Il Premio Speciale della Giuria va, ex aequo, a Wakolda di Lucia Puenzo e The Keeper of Lost Causes di Mikkel Nørgaard. La giuria ha assegnato all'unanimità il Leone Nero a Enemy, "Una pellicola perturbante, di grande tensione, che offre una nuova e originale lettura del tema del doppio". Il premio per la Migliore Interpretazione è andato all'italiano Roberto De Francesco per Neve di Stefano Incerti
Appena arrivato in sala con Molière in bicicletta, il carismatico attore francese ha accompagnato al Noir in Festival Vinodentro, il nuovo film di Ferdinando Vicentini Orgnani, a 10 anni di distanza da Ilaria Alpi, secondo italiano in concorso a Courmayeur. "Ho scoperto il cinema italiano quando ero piccolo grazie a mio padre, che mi portò a Cinecittà sul set di Beatrice Cenci. Lo seguvio spesso e da adolescente mi sono innamorato a mia volta di Fellini e Visconti. Ora adoro il cinema di Garrone, Sorrentino e Crialese"