Come da recente annuncio del ministro Dario Franceschini, sia avvia a compimento una parte del lungo lavoro sui decreti attuativi della nuova legge sul cinema e sull’audiovisivo, approvata lo scorso novembre. Giunti nella fase finale del confronto con il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e con gli altri interlocutori competenti, che ha visto Anec, Acec, Fice e Agis presentare posizioni unitarie, ANEC ritiene fondamentale, anche alla luce di recenti dichiarazioni riportate da organi stampa e in recenti incontri, che il lavoro svolto – in accordo con il Ministero – sia coerente con i principi della legge.
È quanto dichiara Luigi Cuciniello, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema: “ANEC e le altre associazioni dell’esercizio indipendente attendono che nella versione conclusiva dei decreti sia tradotta e recepita in modo efficace e concreto, senza esclusione di alcun soggetto, una significativa diversità di aiuto in favore delle sale indipendenti, che costituiscono il tessuto connettivo del cinema italiano. Si tratta di una realtà di oltre 800 tra medie, piccole e micro imprese che gestiscono più di 2.000 schermi e che sostengono il cinema con costante lavoro e generosa passione, fondamentali per le nostre produzioni e per tutto il settore. In un mercato cinematografico che sta vivendo una fase di transizione, queste imprese dedicano infatti forte attenzione, con i propri schermi – appartenenti a tutte le tipologie di struttura, dalle monosale ai multiplex – ad ogni aspetto della fruizione dei film sul grande schermo: la qualità della proiezione e dell’esperienza cinematografica, l’accessibilità economica per ogni pubblico grazie a promozioni e a prezzi molto variegati, iniziative e incontri per avvicinare i film e i suoi protagonisti agli spettatori. Un lavoro prezioso in favore della cultura, della socialità, dell’educazione dei giovani, della crescita ed affermazione di nuovi autori”.
Cuciniello sottolinea come queste caratteristiche siano quindi da preservare nei nuovi strumenti legislativi: “Il lavoro svolto da ANEC sui decreti attuativi riprende e valorizza i principi della nuova Legge e garantisce la crescita del nostro mercato, accanto alla possibilità di nuovi investimenti in favore degli spettatori italiani, proprio grazie alla diffusione capillare sul territorio nazionale delle imprese indipendenti. Oggi la priorità di ogni singolo elemento e categoria del sistema cinematografico – autori, produttori, distributori, esercenti e associazioni – dovrebbe essere lavorare per cogliere tutte le opportunità che si aprono per rafforzare la sala cinematografica, il cinema italiano e tutto il settore, piuttosto che lasciarsi andare a letture superficiali o unilaterali, dettate da motivi comprensibili ma parziali. A nessuno giova affermare o far credere a osservatori esterni che il cinema in sala non abbia un futuro, quando invece, a chiunque abbia una visione internazionale del mercato cinematografico, risulta evidente il contrario”.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
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