“Le nostre sale rischiano di essere belle e impossibili” secondo Luigi Cuciniello, presidente ANEC, intervenuto al convegno Anica “Il futuro urbano dei cinema”, in riferimento a vincoli, tassazioni e storture che gravano sui cinema in Italia. “Le sale indipendenti che ANEC rappresenta – ha esordito Cuciniello – raggiungono quasi 2500 schermi di 800 piccole e medie imprese; un patrimonio importante dal punto di vista economico e sociale del nostro paese”. Ma queste sale sono oggi in difficoltà, in primo luogo per una serie di storture sul mercato, “di cui dialoghiamo con Anica, con cui speriamo di lavorare in futuro di più e meglio”. Tra queste quella rappresentata dalla stagionalità che, ha ricordato il presidente degli esercenti, “non è più solo quella relativa all’estate, un periodo ancora avaro di prodotto, ma anche ormai a Natale, che di contro, come abbiamo visto quest’anno, ha avuto un eccesso di offerta, che ha portato un affollamento di film nei cinema italiani”.
Cuciniello ha poi accennato alle tante sfide che attendo il settore cinematografico: dalla pirateria alle nuove piattaforme, fino al tentativo di rivedere le windows, di fronte alle quali la sala resta “al centro nella costruzione della reputazione degli autori e dei film”. Su questo punto, il presidente ANEC ha ricordato il caso dell’esordio di Paolo Sorrentino, L’uomo inpiù, “film uscito quasi vent’anni fa in poche sale che però segnò il punto di partenza di una carriera importante di un autore che oggi che ci invidiano in tutto il mondo”. Analizzando il tema del convegno, Cuciniello ha posto l’accento sui problemi legati ai centri cittadini “come i vincoli urbanistici e architettonici, pesanti e difficili da superare. Le nostre sono, sempre di più, sale belle e impossibili. Tali vincoli si sommano infatti a una tassazione impossibile da sostenere che sta strangolando molti cinema che hanno un tasso di redditività per metro quadrato bassissimo. C’è un serio problema di sostenibilità”.Sul tema della nuova legge sul cinema voluta da Franceschini, Cuciniello ha sottolineato le potenzialità di una legge su cui l’associazione è impegnata per proposte sui decreti attuativi: “Per la prima volta ci sono risorse per sale nuove ed esistenti; stiamo lavorando per un riequilibrio delle stesse a vantaggio delle piccole e medieimprese. È importante realizzare nuove sale ma anche evitare le cannibalizzazioni dove le sale già ci sono”.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
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