La sala Troisi di via Girolamo Induno è un immobile di Roma Capitale attualmente assegnato all’associazione “Piccolo Cinema America”, mediante un concorso pubblico. Purtroppo però – come spiega Valerio Carocci, in qualità di presidente dell’associazione assegnataria – questo cinema necessità di ingenti lavori di adeguamento e di manutenzione. Solo allora la Sala Troisi, che prenderà il nuovo nome di Cinema Troisi, aprirà i battenti. Il progetto prevede uno spazio culturale composto da: sala cinematografica con 298 posti, aula studio-biblioteca, 50 postazioni studio biblioteca-videoteca, sala mostre, sala riunioni, un osservatorio per la salvaguardia delle sale cinematografiche dismesse.
“Ci lasceremo ispirare dalla multiprogrammazione e dalle iniziative proposte dal Beltrade di Milano, dallo Stensen di Firenze, dal CinemaZero di Pordenone e dal PostModernissimo di Perugia tutte sale indipendenti che, diventate reali catalizzatori di nuovi spettatori, riescono a dare visibilità e spazio anche alle opere più piccole e sconosciute – spiega Carocci – Per realizzare questo progetto, facendoci carico delle mancanze dell’amministrazione comunale, è necessario un investimento di circa 400mila euro, di cui 120mila sono stati già raccolti dal Piccolo America in questi due anni di attività. Mentre per almeno 40% della spesa totale lavoreremo affinché venga coperto dal Tax Credit e/o dai contributi selettivi della nuova legge cinema, varata dal MiBACT a sostegno della riapertura delle sale dismesse. Per lo scoperto di ulteriori 120mila euro chiediamo aiuto a tutti i cittadini, ad ogni istituzione pubblica o privata, alle realtà sociali e culturali, al mondo cinematografico e più in generale della cultura. Chiediamo ad ognuno di fare una piccola donazione sul sito www.cinematroisi.it – conclude il portavoce degli ex-occupanti del Cinema America – per sostenere la realizzazione del progetto”.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia
L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano