Annamaria Bernardini de Pace


Annamaria Bernardini De Pace  Già figlia di avvocati, Annamaria Bernardini de Pace, è uno dei più celebri divorzisti d’Italia. Giornalista e scrittrice, ha pubblicato l’anno scorso il libro “Calci nel cuore”, raccontando storie di crudeltà e di mobbing familiare. Molti i volti celebri che ha difeso, tra i quali figurano Patrizia Reggiani (Gucci), Romina Power, Rosanna Schiaffino, Katia Ricciarelli, Eros Ramazzotti, la coppia formata da Simona Ventura e Stefano Bettarin. Fiera di riuscire a coniugare le sentenze con i sentimenti la de Pace, che ha due figli, un genero di nome Raoul Bova, due nipotini e un divorzio alle spalle, è anche membro del Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria, collabora con diversi quotidiani e periodici ed è, tra l’altro, un’appassionata spettatrice cinematografica.

Avvocato de Pace, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Manuale d’amore di Giovanni Veronesi.

 

Perché?
Descrive con molta ironia e verità quelle che sono le fasi di un rapporto di coppia, dall’inizio alla sua saturazione, storie che io verifico quotidianamente nella mia professione. E poi trovo che la sceneggiatura sia fatta molto bene, al contrario di quelle che spesso si scrivono oggi in Italia.

Che genere di film preferisce?
Odio i fantasy e ho orrore degli horror, mi piacciono i gialli e le trame sentimentali, a sfondo poliziesco o noir.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
I giorni dell’abbandono di Roberto Faenza.

Due buoni motivi per vederlo?
Ho letto il libro e mi è piaciuto. Poi ho visto il film che ho trovato molto fedele al romanzo. E’ una storia drammatica, ma trattata in modo assolutamente reale, delicato e ricco di speranze. Nonostante le obiezioni che ha ricevuto Faenza per la descrizione del personaggio femminile, posso confermare che è invece molto veritiero. E’ tipico che una donna appena lasciata reagisca in modo drammatico e
occorre almeno un anno perché si riprenda. Mentre l’uomo è portato, in genere, a rifarsi una vita sentimentale più velocemente.

 

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Il film italiano e americano d’autore, anche se oggi le sceneggiature migliori sono quelle d’oltreoceano.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
L’odore del sangue di Mario Martone, con Michele Placido e Fanny Ardant: è becero, brutto crudele, sporco e soprattutto molto diverso dall’omonimo libro.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Raoul Bova, ovviamente, ma anche Riccardo Scamarcio.

Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Virna Lisi: trovo che sia un’attrice perfetta, vera, completa e se fosse vissuta in America, avrebbe avuto molto più successo internazionale e in modo più duraturo.

E l’attore italiano che rimpiange di più?
Ugo Tognazzi è la mia passione, soprattutto ne La stanza del vescovo di Dino Risi.

Quale film rivede sempre volentieri?
La vita è bella di Roberto Benigni e Angeli con la
pistola
di Frank Capra.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Carlo Verdone.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
L’amore è una cosa meravigliosa.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
I film sul genere de Il gusto dell’anguria, ambientato
nel mondo del porno, tra situazioni estreme, violente e lontane dalla mia realtà.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Caché di Michael Haneke con Daniel Auteuil e Juliette Binoche e La seconda notte di nozze di Pupi Avati.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Tutti quelli interpretati da Marilyn Monroe, a cominciare da A qualcuno piace caldo.

01 Dicembre 2005

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