L’assemblea dei soci e dei delegati dell’ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema – ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2022-2025. Mario Lorini, esercente cinematografico e teatrale toscano, è stato rieletto presidente. È stato eletto il nuovo consiglio di presidenza, composto dai seguenti vicepresidenti: Simone Castagno, Giulio Dilonardo, Giorgio Ferrero, Massimo Lazzeri, Tomaso Quilleri (in rappresentanza delle imprese iscritte alle sedi territoriali ANEC); Francesco Grandinetti, Gianluca Pantano, Andrea Stratta (in rappresentanza dei soci iscritti direttamente alla presidenza nazionale), con Andrea Malucelli portavoce. Completano la compagine di presidenza Carlo Bernaschi, presidente onorario, ed il tesoriere Luigi Grispello.
L’assemblea è stata aperta dall’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha testimoniato la sua vicinanza alla sala cinematografica quale momento primario di visione dei film e il suo approccio di studio delle problematiche del settore, a partire dalla normativa sulle Windows. Ha inoltre ricordato la recente firma del decreto sulla promozione cinematografica. “Il vero cinema è quello che si fruisce nelle sale cinematografiche – ha affermato – Il progresso tecnologico è inarrestabile, ma il rilancio del cinema su grande schermo è necessario, consapevoli della sua funzione sociale e culturale, oltre che economica, nel sistema nazionale”.
Al saluto introduttivo hanno partecipato il presidente AGIS, Francesco Giambrone, e la presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Piera Detassis.
“Il mandato per i prossimi tre anni comprende un programma fittissimo e le sfide che attendono l’esercizio sono molto più complesse rispetto al passato – ha affermato Lorini – se al fianco delle istituzioni, della produzione e della distribuzione, occorre consolidare la valorizzazione della sala in tutti i suoi aspetti – sociali, culturali ed economici -, dal punto di vista interno l’ANEC è chiamata allo sviluppo di un nuovo modello di esercente e di un diverso e più dinamico concetto di sala e del suo modo di fruizione”.
“Sono tanti gli aspetti da affrontare con il nuovo Governo, dagli effetti dell’inflazione e della crisi energetica al completamento del processo di ripristino della cronologia dei media a beneficio dell’intera industria; e anche con i partner del settore, per una stagione di cinema senza soste fino alla promozione del valore della visione condivisa su grande schermo, con un occhio di riguardo al rapporto con le giovani generazioni e il mondo della scuola”.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
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