E’ morto il regista e sceneggiatore Carlo Mazzacurati. Era nato il 2 marzo del 1956 e aveva vinto il Leone d’argento a Venezia nel 1994 con Il toro. Malato da tempo, era ricoverato in ospedale a Monselice, in provincia di Padova.
Tra i suoi film più importanti La giusta distanza (2007), La passione (2010). Mazzacurati ha recitato anche in piccoli ruoli nei film di Nanni Moretti (Palombella rossa, Caro diario, Il grido dell’angoscia dell’uccello predatore e Il caimano).
Poco più di un mese fa aveva ricevuto il Gran Premio Torino alla carriera. Proprio all’ultimo Torino Film Festival aveva presentato il suo ultimo film, La sedia della felicità, in sala la prossima primavera, interpretato da Isabella Ragonese e Valerio Mastandrea.
“La scomparsa di Mazzacurati priva il cinema italiano di un interprete di grande originalità, capace di raccontare con intelligenza il suo territorio, la sua preziosa identità di storia e memoria, nel confronto con il mondo globale”, dichiara il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Massimo Bray, esprimendo così il suo cordoglio per la morte del regista. “Alcune delle sue opere d’autore – prosegue il ministro – da Il toro con cui vinse il leone d’argento a Venezia nel 1994, a La giusta distanza fino ad arrivare a La passione, parlano di microcosmi in cui irrompe l’altro, sconvolgendo ritmi e abitudini fino a portare a un nuovo ordine. Storie intense e toccanti, di cui sentiremo la mancanza”.
Anche la Biennale di Venezia piange la scomparsa del regista veneto. Lo afferma il presidente della Biennale, Paolo Baratta: “La Mostra del Cinema -prosegue – battezzò il suo esordio con il film Notte italiana (1987) e accompagnò poi la crescita della sua carriera ospitandolo più volte in Concorso e premiandolo col Leone d’argento per Il toro (1994). Il cinema italiano perde con Mazzacurati uno dei suoi protagonisti più importanti e sensibili degli ultimi decenni”, conclude Baratta.
Alina Marazzi e Valerio De Paolis (Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cineteca di Bologna) e Gian Luca Farinelli (direttore) lo ricordano così: “Lascia il vuoto di una figura unica di artista che amava il suo Paese e che ha sempre mantenuto la sua coerenza, seguendo i suoi personali percorsi, rimanendo nella sua Padova e non trasferendosi a Roma, inaugurando una fase nuova della commedia all’italiana con Notte italiana, dischiudendo tematiche nuove e nuovi volti d’attore, da Antonio Albanese a Silvio Orlando, da Giuseppe Battiston a Fabrizio Bentivoglio, ai quali ha saputo offrire ruoli che restano nel nostro immaginario. Carlo Mazzacurati ha avuto la capacità di raccontare storie apparentemente marginali, dal carattere invece universale, storie capaci di ritrarre momenti centrali della nostra storia recente e della nostra società. E sorprende la leggerezza con cui, anche nella consapevolezza della malattia, ha dato vita al suo ultimo film. La Cineteca di Bologna perde un presidente attento e sempre disponibile, innamorato del cinema, con il quale in questi due anni erano stati avviati molti rilevanti progetti, ultimo dei quali Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione nelle sale italiani dei classici restaurati. Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cineteca di Bologna e il direttore Gian Luca Farinelli esprimono tutta la loro vicinanza alla moglie Marina e alla figlia Emilia”.
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