La conferenza, tenuta dagli storici organizzatori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, sia apre con un thrill: la prova generale di ‘It Alert’, app incaricata di avvisare gli italiani in caso di catastrofi e pericoli pubblici. I telefoni continuano a suonare random per tutta la durata dell’incontro suscitando da un lato ilarità, e dall’altro rendendo più difficile la comunicazione del ricco programma.
Oltre che all’Auditorium la kermesse si muoverà anche su altri luoghi come il cinema Adriano, il Giulio Cesare e l’Auditorium della Conciliazione.
Sono 13 le opere prime presentate in Alice con 13 registe donne, 28 paesi e molti interpreti sotto i 35 anni.
Tra i molti partner istituzionali coinvolti c’è Cinecittà, presente con due importanti restauri, Il cavaliere inesistente di Pino Zac, in concomitanza con il centenario dalla nascita di Italo Calvino, e L’Isola di Costanza Quatriglio, che è occasione per ricordare Luciano Sovena, recentemente scomparso, al tempo della prima uscita amministratore delegato del Luce che lo portò alla Quinzaine di Cannes, inaugurando una serie di distribuzioni importanti che avrebbero avviato la carriera di tanti nuovi autori come Saverio Costanzo, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher.
Dichiara in particolare Quatriglio: “è un’emozione e un privilegio, a vent’anni di distanza dalla presentazione alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, che il mio primo film venga riproposto in splendida forma. Sono grata a Cinecittà per avere restaurato L’isola, ad Alice nella città per la bella iniziativa di presentare la copia in 4K. Seguire le fasi del restauro mi ha permesso di rivivere, con lo stesso stupore di allora, l’amore per il cinema e il mestiere che ho scelto; di riannodare i fili di un’esperienza che si rinnova attraverso ogni film, della connessione profonda tra la vita e il cinema, e cosa significhi imparare a guardare il mondo attraverso il cinema e viceversa, avvicinarsi al cinema nell’attenzione a ciò che ci circonda. Normalmente – prosegue – i film d’esordio raccontano ciò che ben si conosce, e così è stato anche per me. Ho cominciato dall’isola di Favignana, l’isola delle estati libere, del sole e del mare, del tufo e del vento, e della grande casa di mio nonno materno nel cuore del paese, accanto alla chiesa madre. La favola raccontata nel film nasce dalla trasparenza dei ricordi della mia infanzia”.
Quatriglio rappresenta uno dei tanti “ritorni”, assieme ad esempio a Luna Gualano e Ivan Silvestrini (in doppia veste di regista di Mare fuori e di giurato di Panorama Italia). Secondo Bettini e Giannelli il comune denominatore dei film di quest’anno è la fiaba, il fantastico, che filtra la realtà attraverso una lente particolare e la rende più accettabile e consolatoria, anche se passa per i toni oscuri del thriller e dell’horror. I grandi temi sono l’identità, il desiderio, la ricerca della libertà e del diritto alla vita.
C’è una particolare attenzione all’animazione – con un omaggio a Simone Massi, che era anche a Venezia con Invelle, e tutta una serie di proiezioni speciali come il Trolls 3 della Dreamworks, l’attesissimo Il ragazzo e l’airone di Miyazaki o gli europei The Inventor e Siroco – e ai cortometraggi, con il concorso Ondecorte che decide di osare con proiezioni nella grande sala dell’Auditorium della Conciliazione.
Importante la battaglia per la candidatura di Roma all’Expo, che ha già visto la partecipazione di Russell Crowe come rappresentante e prosegue con eventi a tema femminile sul riconoscimento dei diritti della donna, che passano per gli incontri denominati Womenlands, a cui parteciperanno, tra le altre, Nastassja Kinski e Anna Foglietta.
Per quello che riguarda i film, in Panorama Italia, 8 concorreranno per l’assegnazione del Premio Fioretta. Si parte proprio con il ritorno di Luna Gualano con La guerra del Tiburtino III, commedia a tema periferico piena di cameo, e si prosegue con ResVrgis di Francesco Carnesecchi, film del terrore con assedio e umanità allo sbando, l’opera prima di Ivana Gloria, Clorofilla, tutta al femminile con Tommaso Ragno da spalla e Desiré di Mario Vezza, parabola sull’alternarsi di luce e ombre.
L’infanzia è al centro dell’unico doc in concorso, Bangarang di Giulio Mastromauro, che racconta l’infanzia rumorosa e resistente vissuta all’ombra dell’acciaieria di Taranto, e di Eravamo Bambini di Marco Martani, un noir puzzle di grande impatto emotivo. E ancora Una madre, ritorno di Stefano Chiantini ad Alice e il “dramma della gelosia” Suspicious Minds di Emiliano Corapi. Fuori concorso Catene, film collettivo della scuola di cinema Gian Maria Volontè sui legami di dipendenza affettiva, The Cage di Massimiliano Zanin, con una Aurora Giovinazzo fuori dagli schemi, Un oggi alla volta di Nicola Conversa, teen drama su una storia d’amore post covid e Hotspot – amore senza rete di Giulio Manfredonia, anche questa una love story.
Nel Concorso principale abbiamo invece How to have sex di Molly Manning Walker, Riviere di Hugues Hariche ed Excursion di Una Gunjak, tutti sul tema della sessualità. Dall’Argentina viene Alemania di Maria Zanetti, sulla famiglia e la sorellanza all’ombra della malattia mentale. Co-produzione Svizzera-Italia il documentario Lonely di Michele Pennetta, su due adolescenti lacerati tra la passione per il canto e la necessità di essere accettati in società. The Other Son di Juan Sebastián Quebrada è un dramma su una famiglia lacerata da un lutto, Io e il secco di Gianluca Santoni parla di un un bambino che ingaggia un superkiller – in realtà un improvvisato sbandato – per salvare sua madre dalla violenza di suo padre.
Clenched Fist di Vivian Goffrette, anch’esso un gramma familiare, viene dal Belgio. Mentre The New Boy di Warwick Thornton, con Cate Blanchett, a tema religioso, è passato da Cannes. Infine, Katika Bluu di Stéphane Vuillet e Stéphane Xhrouet si concentra sulla dura realtà dei bambini soldato nel Congo.
Fuori Concorso To Leslie, opera prima di Michael Morris candidata all’Oscar, Superluna di Federico Bondi, sulla fragilità di una bambina in una comunità colpita dal terremoto, Club Zero di Jessica Hausner (anche questo passato a Cannes e diretto alla shortlist degli EFA) One Life di James Hawes, con Anthony Hopkins ed Helena Bonham Carter, sul tema dell’Olocausto.
Tra le proiezioni speciali da segnalare Mare Fuori, presentazione della nuova stagione con la presenza di tutto il cast e il gemellaggio con la Mostra di Venezia, nella sezione Sintonie, dove passeranno diversi film già visti al Lido, come Paradise is burning, Upon Open Sky, Holly, City of Wind, Notre Monde e For Night Will Come. Inoltre, The New Toy, remake di un film francese dove un bambino viziatissimo decide di comprare il commesso di un negozio di giocattoli.
L'action movie diretto da Scott Weintrob, presentato nell'ambito di Alice nella Città 2023 e prodotto da ILBE, è ambientato a Bari e ha come protagonisti Olga Kurylenko, Harvey Keitel e Oliver Trevena, premiato come “Breakout Actor of the year” da Gerard Butler
L'attrice ha vinto il Premio RB Casting come Miglior giovane interprete italiano per il suo ruolo in Suspicious Minds di Emiliano Corapi, presentato in anteprima alla 21esima edizione di Alice nella Città
Il cast incontra i numerosi fan sul doppio tappeto rosso che ha chiuso la Festa del Cinema e Alice nella Città 2023. Ovazione in sala Petrassi per l'anteprima dei primi due episodi
Gerard Butler a Roma per consegnare un premio di Alice nella Città. Nel 2023 +27% di partecipazioni rispetto all'anno precedente