William T. Vollmann a Cinecittà

Il 12 settembre a Roma a Cinecittà (in collaborazione con Luce Cinecittà) sarà presente lo scrittore William T. Vollmann, impegnato in un tour italiano dopo più di dieci anni di assenza


Il 12 settembre a Roma a Cinecittà (in collaborazione con Luce Cinecittà) sarà presente lo scrittore William T. Vollmann, impegnato in un tour italiano dopo più di dieci anni di assenza. Vollmann (Santa Monica, 1959) è una delle figure più complesse e affascinanti della scena letteraria americana, capace di spaziare tra romanzo e racconto, saggio filosofico e reportage, gotico e iperrealismo. Vincitore del National Book Award for Fiction nel 2005 con Europe Central, è uno scrittore controverso, geniale, capace di condurre il lettore – attraverso una scrittura brutale, onesta, coraggiosa – nei peggiori incubi della nostra contemporaneità così come di rileggere e riscrivere le epopee della storia americana e mondiale, il tutto con acume e ironia.

Per minimum fax – che da anni sta pubblicando tutta la sua opera – sono usciti finora Storie dell’arcobaleno, I poveri, Afghanistan Picture Show, Storie della farfalla, La camicia di ghiaccio, I fucili.

In occasione del tour italiano, tornerà in libreria una nuova edizione di Come un’onda che sale e che scende. Pensieri su violenza, libertà e misure d’emergenza.

“La storia del mondo è la storia della violenza”. Partendo da questo assunto di base, Vollmann si è posto l’obiettivo di “elaborare un sistema di calcolo morale […] che chiarisse quando è accettabile uccidere, quante persone si possono uccidere e così via”. Elaborato nel corso di vent’anni, Come un’onda che sale e che scende si basa da un lato su un colossale lavoro sulle fonti (filosofia, teologia, biografie di tiranni, signori della guerra, criminali, attivisti e pacifisti), dall’altro su una serie di esperienze dirette, spesso estreme, che hanno portato l’autore nel cuore dei conflitti di fine Novecento e nelle zone più degradate delle grandi metropoli. Scorrono nelle pagine figure storiche – Platone, Montezuma, Cicerone, Robespierre, Lenin, Leonida, Hitler, san Tommaso, Gandhi, Giulio Cesare – e persone comuni che della violenza hanno fatto un metodo, di difesa o di offesa: i grandi della storia e gli individui più anonimi abbracciati con la stessa equanimità, priva di ogni morale preconfezionata ma sorretta da un’etica profonda e partecipe.

Torna in una nuova edizione il capolavoro di Vollmann, trasformatosi negli anni in oggetto di culto e di ricerca per collezionisti: un saggio-mondo nel quale erudizione, indagine storica ed esperienza personale convergono creando una riflessione senza precedenti sulla natura umana e sulla sua perenne sospensione tra bene e male, sopraffazione e autodifesa, guerra e pace.

10 Settembre 2022

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