Vita reale o social network? Beata ignoranza

Sono due ex amici, interpretati dalla coppia Marco Giallini – Alessandro Gassmann, i protagonisti dell’ultimo film di Massimiliano Bruno, Beata ignoranza. Due professori di liceo parecchio distanti, l’uno allegro progressista perennemente connesso sui social network, l’altro austero conservatore, rigorosamente senza computer e che si ostina con orgoglio a resistere all’epoca digitale. Un tempo erano legati da un’amicizia profonda ma uno scontro mai risolto per una donna (Carolina Crescentini) li ha tenuti lontani fino al giorno in cui si ritrovano a insegnare nella stessa classe. I loro opposti punti di vista li porteranno inevitabilmente ad una nuova guerra che sembra avere un’unica soluzione, partecipare alla sfida di scambiarsi i ruoli per un paio di mesi, provando l’uno a disintossicarsi dalla rete e l’altro a entrarci per essere più al passo coi tempi. “Ho voluto affrontare con leggerezza il tema di chi siamo veramente – racconta Massimiliano Bruno. Siamo i personaggi perfetti che provano grandi soddisfazioni nell’essere apprezzati per una frase o una foto costruita ad effetto solo per la rete, oppure siamo piuttosto i protagonisti della vita quotidiana offline, piena anche di tutti i nostri difetti? Stimiamo di più le nostre sconfitte reali o i nostri successi virtuali?”

Un rapporto agli antipodi quello dei due protagonisti con i social network, che un po’ rispecchia la posizione nella vita reale dei due interpreti, “due attori diversi che si sposano alla perfezione, uno più regolare l’altro più istrionico e portato all’improvvisazione”, li definisce il regista. “Proprio come in Beata ignoranza – ammette Marco Giallini, che in questi giorni sta per iniziare le riprese del nuovo film di Daniele Luchetti insieme a Elio Germano – ho un rapporto pessimo con la rete. Il mio profilo Facebook viene seguito da una ragazza, personalmente sarei del tutto incapace di rapportarmi con qualcuno che scrive quotidianamente messaggi di ‘buongiorno al mondo’. Mi pare un uso sconsiderato del mezzo e in fondo un gran seccatura per tutti; mentre i social dovrebbero piuttosto servire a ricordare la memoria del nostro paese”. La pensa diversamente Alessandro Gassmann, alle prese con il suo secondo film da regista (Il premio, scritto insieme a Massimiliano Bruno): “Ritengo sia importante partecipare alla vita in rete anche per chi, come me, non ama particolarmente i social network ma poi si ritrova ad aggiornare quotidianamente il proprio profilo Twitter. Sono delle macchine orribili e meravigliose al tempo stesso, capaci di far eleggere, da un lato, Trump come presidente, ma anche di portare informazione dove non c’è mai stata o di guidare le persone verso la partecipazione e l’impegno civile. Credo sia arrivato il momento di insegnare a scuola l’utilizzo del web e della rete, non certo da un punto di vista di vista tecnico, ma di relazioni e rapporti con gli altri in uno spazio dove non c’è alcuna protezione”.

Nel cast di Beata ignoranza, nei cinema in oltre 300 copie dal 23 febbraio con 01 Distribution, anche Valeria Bilello e Teresa Romagnoli.