Silvia Ranfagni


S. Rantagni

Laureata in Economia e Commercio, giornalista di costume per “Marie Claire” e ora sceneggiatrice, Silvia Ranfagni dopo un corso sulla Nouvelle Vague presso l’Istituto del Cinema Francese di Firenze ha subito capito che la sua vera passione si realizzava nello spettacolo e nella cultura. Soprattutto nell’arte della scrittura. Ha così iniziato a scrivere racconti nel libro “Nove per due” e poi si è dedicata alle sceneggiature, tanto da essere ormai apprezzata da noti registi, tra i quali Carlo Verdone, Giuseppe Tornatore e Bernardo Bertolucci. E non è un caso se proprio in questi giorni inizierà a scrivere per Mediaset un nuova, entusiasmante serie che ricalca le orme di un’altra celebre serie televisiva americana degli anni Sessanta. Protagonista è una ragazza che scopre di avere dei poteri straordinari e per questo ogni volta si metterà alla prova, in una sfida continua, tra avventure di ogni tipo.

 

Quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Crash di Paul Haggis: grande scrittura, maestria dell’artificio. L’Enfant dei Dardenne: racconto crudo e drammatico, senza nessuna astuzia, ma solo grande bravura.

Che genere di film preferisce?
Non ho un genere. Mi piacciono le commedie brillanti come A piedi nudi nel parco, i drammi come Tempesta di ghiaccio di Ang Lee. Mi annoiano i film fantastici. Di Harry Potter, ad esempio, preferisco di gran lunga leggere il libro. (E poi ormai siamo infestati da elfi e maghetti: non se ne può più di andare al cinema per vedere gente con le orecchie a punta).

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
Private di Saverio Costanzo.

Due buoni motivi per vederlo?
E’ un racconto intimo che riesce a dire qualcosa di più grande. Non succede sempre.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Adorerei esistesse il blockbuster italiano d’autore… non sarebbe male.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Il nascondiglio del diavolo: orribili sensazioni claustrofobiche a più di sette euro. Sono capacissima di produrmele gratis a casa mia. Sconsiglio anche In Her Shoes: mi ha fatto diventare misogina in meno di due ore.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Pierfrancesco Favino. Soprattutto in El Alamein e Romanzo criminale.

 

Qual è l’attrice italiana che più le piace?
Maya Sansa, Jasmine Trinca e ovviamente Margherita Buy.

 

E l’attore italiano che rimpiange di più?
Ma, una decina a dire il vero… Saro Urzì ad esempio… ma mi è difficile separarlo dai film che ha fatto. In fondo Mastroianni che fa il carabiniere in una fiction, per quanto bello, non avrebbe fatto sognare nessuno.

 

Quale film rivede sempre volentieri?

Crimini e misfatti di Woody Allen. Tragedia e commedia che riescono a intrecciarsi.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Ultimo tango a parigi (nei i giorni bui), Ragione e sentimento di Ang Lee (nei giorni di moderato ottimismo), Harry ti presento Sally (quando proprio tutto va bene)

 

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
Il fantasy… ma poi ci vado lo stesso. E comunque aspetto King Kong.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
Broken flowers di Jarmusch.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
E.T., stesso senso di smarrimento e stessa ossessione per il telefono. Li mandava gli sms?

11 Dicembre 2005

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