Torna #SERIAMENTE, serie che fanno sul serio, la rubrica 15nale di CinecittàNews dedicata alle migliori serie tv del momento.
La legge di Lidia Poët – Netflix
Non poteva mancare in questa lista, la serie italiana Netflix più vista di sempre: La legge di Lidia Poët, che ha addirittura debuttato terza tra le migliori serie in lingua non in inglese a livello globale. Ispirata alla storia vera della prima donna avvocato d’Italia, la serie diretta da Matteo Rovere ha tantissimi ingredienti vincenti: la ricostruzione meravigliosa di una Torino ottocentesca, una coppia di giovani protagonisti composta da Matilda De Angelis ed Eduardo Scarpetta perfettamente amalgamata, la capacità di non prendersi mai troppo sul serio. Per ultimo, la più grande qualità de La legge di Lidia Poët è forse la sua classica – qualcuno direbbe desueta – struttura episodica autoconclusiva che fonde alla perfezione il crime e il legal drama, restituendo il gusto di vedere iniziare e concludersi un piccolo giallo in ogni episodio.
Red Rose – Netflix
Sempre su Netflix troviamo uno dei prodotti teen più in voga del momento. Red Rose è una serie britannica che toglierebbe il sonno a qualsiasi genitore, affrontando il tema – a tratti terrificante – dei pericoli nascosti dentro i nostri dispositivi digitali. Un’app che si appropria degli smartphone dei nostri figli, condizionando le loro vite, portandoli a compiere scelte potenzialmente tragiche: è questa l’idea alla base di un teen drama dalle tinte horror che fa decisamente il proprio dovere, riuscendo anche a sensibilizzare sui rischi – mai troppo sottovalutati – che stanno in agguato dietro i nostri “black mirror”.
Fleishman a pezzi – Disney +
Da un’app all’altra, anche se molto meno inquietante. Tratta dall’omonimo romanzo di Taffy Brodesser-Akner, Fleishman a pezzi è la nuova brillantissima dramedy disponibile su Disney +. Protagonista è Jesse Eisenberg calato nel ruolo del dottor Fleishman, giovane papà neo-divorziato che scopre i piaceri e l’esaltante eccitazione delle dating app in una vivace e sessualmente disinibita New York alto borghese. La voce narrante esterna – che appartiene a un’amica del protagonista – è il tocco in più di una serie che affronta con lucidità il dramma di una generazione che non riesce a stare a passo con i cambiamenti della società e che, presa dall’euforia, rischia di lasciarsi definitivamente travolgere.
Django – Sky e NOW
Non poteva mancare da questa lista una delle produzioni italiane più ambiziose degli ultimi anni: Django, la miniserie ispirata al mitico spaghetti western di Sergio Corbucci con Franco Nero (presente anche qui in un ruolo secondario). Così come si faceva a quei tempi, la serie è una storia di vendetta recitata in inglese che, a un folto gruppo di talent italiani (la regista Francesca Comencini, Vinicio Marchioni, Lisa Vicari e un inedito Manuel Agnelli), aggiunge delle star di livello internazionale come Matthias Schoenaerts nei panni del protagonista, Nicholas Pinnock e Noomi Rapace, nel ruolo della crudele antagonista. Disponibile su Sky e NOW, Django è un must watch per tutti gli appassionati di un genere ormai poco frequentato, soprattutto da questa parte dell’oceano, proprio dove, in passato, siamo riusciti a ridefinirne il canone.
Liaison – Apple Tv
Sul fronte delle grandi serie internazionali, Apple TV risponde con la sua prima serie di produzione in lingua francese e inglese. Liaision è un thriller di spionaggio in sei puntate che punta tutto su una coppia di protagonisti eccezionale, composta dai divi Vincent Cassel ed Eva Green. Una serie complessa, ricca di sfaccettature e ambientazioni, piani temporali e ambiguità, che prova a raccontare una travagliata storia d’amore sullo sfondo di un intreccio al cardiopalma, caratterizzato da intrighi politici e scene d’azione.
I fiori sopra l’inferno – Rai Play
Tra la grande e dinamica offerta delle fiction Rai, segnaliamo la new entry I fiori sopra l’inferno, con una Elena Sofia Ricci in versione di burbera commissario di polizia, anni luce lontana dal suo ruolo televisivo più popolare, quella Suor Angela a cui ha appena detto addio. Tratta dal romanzo di Ilaria Tuti, la serie si presente come un interessante commistione di generi che strizza l’occhio alle famiglie, mettendo al centro di un giallo ambientato tra le vette innevate friulane, un gruppo di ragazzini e una spolverata – sempre ben accetta – di sovrannaturale. Su tutti, è proprio il personaggio contraddittorio del commissario Teresa Battaglia, con il suo talento e le sue fragilità, a caratterizzare un prodotto forte di una precisa e originale identità.
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