Bullismo, neurodivergenze, autolesionismo, etica alimentare, eutanasia, erotismo adolescenziale: possono tutti questi temi così spinosi convivere armoniosamente nella medesima opera prima? Con il suo Vampira umanista cerca suicida consenziente – dal 4 febbraio disponibile in streaming su IWonderFull – Ariane Louis-Seize sembra esserci riuscita. Poche settimane dopo l’uscita di Nosferatu, il remake del primo vero film di vampiri di sempre, una giovane regista canadese prende quel mito e lo reinterpreta in un’opera che spruzza post-modernità da ogni poro e che è già stata premiata a Venezia, come Miglior film delle Giornate degli Autori 2023.
Sasha è una vampira: ha 68 anni, ma sembra ancora un’adolescente. Per lei l’indipendenza dell’adultità sembra un miraggio lontano in quanto non è capace di nutrirsi da sola. Il suo disturbo è una via di mezzo tra una disabilità (l’incapacità di far uscire a comando i canini) e una neurodivergenza di qualche tipo (ha uno straordinario talento musicale, è ossessiva, diversa dai suoi simili), che la rendono troppo sensibile ed empatica per cibarsi degli esseri umani. In fin dei conti, sembrano essere animali abbastanza “pensanti” e simili a lei. Mandata via dalla casa dei genitori che non vogliono “cacciare per lei per i prossimi 200 anni”, si ritrova a patire la fame insieme a una scorbutica cugina che deve insegnarle a cavarsela da sola. Tutto cambia quando incontra Paul, un ragazzo che, bullizzato dai compagni di scuola e insofferente alla vita, sembra intenzionato a suicidarsi e, vuole farlo per una buona causa, offrendosi in pasto a Sasha. Inutile dire che le cose non andranno come previsto.
Il punto di forza di Vampira umanista cerca suicida consenziente non è di certo la sua trama semplice e lineare, ma il modo in cui tutti i suoi elementi si incastrano con cura. Il film si configura come un coming-of-age unico nel suo genere che, a differenza di altre opere teen e young adult, non sminuisce la figura del vampiro – da sempre utilizzato come chiara metafora del desiderio sessuale – ma anzi ne utilizza i canoni con intelligenza e originalità. Il modo in cui viene trattata la sete si sangue di Sasha, in particolare, ci racconta molto bene la condizione degli adolescenti, con la scoperta dell’erotismo che si accompagna a una inevitabile goffaggine e inesperienza. In tal senso, il percorso di crescita dei due protagonisti – due disadattati incapaci di rispondere alle aspettative della società che li circonda – è profondamente soddisfacente, perché parte da una situazione estrema (il rischio-desiderio di morte) per arrivare a una reciproca presa di coscienza.
Non si tratta banalmente dell’amore che vince la morte, ma di un senso di riconoscimento reciproco che, quotidianamente, fa la differenza nel salvare la vita a persone – spesso giovanissime – in difficoltà. Il sapere di non essere soli appiana le differenze e offre vie di fuga dai luoghi più opprimenti. Questo è ciò che accade a Sasha a Paul: due adolescenti che, schiacciati dalla loro sensibilità fuori dal comune, ne faranno infine una forza. “Perché l’uomo non ha paura della morte, ma di soffrire”. Cruciali in tal senso sono le ottime performance di Sara Montpetit e Félix-Antoine Bénard, capaci di svariare tra il registro comico a quello sentimentale, regalandoci anche una scintilla della parte più iconica e attraente del vampiro.
Con la sua opera prima Ariane Luois-Seize costruisce una dark comedy che ci dimostra come i generi possano proficuamente comunicare tra loro, offrendo un prodotto che strizza l’occhio sia alle nuove generazioni che agli adulti. La regista racconta l’orrore senza mai mostrarlo, affronta tematiche oscure senza mai appesantire: un film leggero, semplice, diretto ma che con le sue mille sfumature ci regala il piacere di un intrattenimento attivo e stimolante. La lezione di umanità e gentilezza di Sasha, la Vampira umanista, è una di quelle difficili da dimenticare.
Il sequel di 'Un piccolo favore', diretto ancora da Paul Feig, sarà disponibile in tutto il mondo su Prime Video dal 1° maggio
Disponibile sulla piattaforma Mubi il film del canadese Kazik Radwanski, commedia (anti)romantica e intellettuale con due interpreti notevoli, Deragh Campbell e Matt Johnson
Next on Netflix è l'evento globale organizzato dallo streamer per presentare le novità 2025. Tinny Andreatta: "Per l'Italia sarà l'anno più ricco di sempre con titoli come Il Gattopardo - la serie e Il mostro"
La commedia scritta e diretta da Nicholas Stoller arriva su Prime Video dal 30 gennaio