“Le sale non riapriranno così presto, ci dirà il governo quando. L’idea di fare delle arene cinematografiche in agosto, di avere la possibilità di luoghi all’aperto, distanziati, con dei protocolli, con protezione, sanificazione, gestiti dagli esercenti, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per non rassegnarci, mantenendo le condizioni di sicurezza”. Lo ha detto a Un giorno da pecora, su Rai Radio1, Francesco Rutelli, presidente dell’ANICA. Si era parlato anche della possibilità di aprire dei drive-in. “Anche qualche drive-in possiamo tentarlo”. Come se li immaginerebbe? “Bisogna fare un accordo coi Comuni, identificando aree molto grandi dove ci siano tutte le condizioni di sicurezza. Si possono studiare varie ipotesi, con automobili distanziate e tutto il resto, ma sarebbe un modo per tornare gradualmente, e prudentemente, a vivere”. Potrebbero esser allestiti anche nelle piazze centrali delle città? “Per le automobili direi di no, c’è bisogno di spazio”, ha precisato Rutelli a Rai Radio1. La scorsa settimana di drive in nel centro di Bologna aveva parlato il direttore della Cineteca Gianluca Farinelli in un’intervista all’edizione bolognese di Repubblica: Il cinema in piazza Maggiore, una delle iniziative più simboliche e di successo dell’estate bolognese, potrebbe, per quest’anno, trasformarsi in un drive-in. L’iniziativa che, fra luglio e agosto, proietta decine di film, gratuitamente, in piazza, davanti, ogni sera, a migliaia di spettatori, si scontrerà con le limitazioni per il Coronavirus aveva detto Farinelli.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia
L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano