Con un comunicato ufficiale, il Presidente, il Direttore artistico del Settore Cinema, il Consiglio di amministrazione e la Biennale di Venezia tutta hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa del regista Francesco “Citto” Maselli, “un autore che ha attraversato con coerenza e talento per diversi decenni il cinema italiano, dal 1951 più volte apprezzato protagonista e premiato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”.
“Devo togliere il cappello del Presidente per salutare l’amico Citto con cui, come molti altri, ho condiviso diverse stagioni della vita e della storia del cinema italiano – dichiara il Presidente Roberto Cicutto – Citto ha sempre generosamente costretto tutti i suoi amici a non essere mai sicuri di essere nel giusto, e pur essendo lui un’inscalfibile roccia di convinzioni, riusciva a rendere dialettica anche una conversazione sulle previsioni del tempo. Una grande dote che trasformava accese discussioni in un rinsaldarsi della stima e dell’amicizia. Del suo cinema parleranno in molti e giustamente metteranno in risalto la sua unicità. Gli chiedo scusa per non essere riuscito a fargli fare un documentario su Visconti a cui teneva moltissimo, ma sono lieto di essere stato motore insieme ad Alberto Barbera e a tutti gli autori presenti alla Mostra del Cinema del 2021 di un grande e meritato omaggio alle sue doti di uomo e artista. Abbraccio Stefania Brai, che malgrado l’innata discrezione ha svolto nella vita e nella storia della cultura italiana un ruolo altrettanto significativo di quello del compagno di una vita”.
Nel 2021, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, le Giornate degli Autori e la Settimana Internazionale della Critica avevano dedicato insieme un Omaggio a Citto Maselli, un artista che ha contribuito alla crescita dell’arte cinematografica non solo con l’impegno in prima persona, ma anche con la collaborazione offerta ad altri grandi maestri del nostro cinema, grazie al suo ruolo fondamentale all’interno e alla testa dell’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici). L’Omaggio si era celebrato con la proiezione del suo film Storia d’amore, presentato nel 1986 alla 43a Mostra del Cinema, Gran Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a Valeria Golino.
Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Citto Maselli ha partecipato dal 1951 con molti suoi film ed è stato premiato più volte. Tra i primi titoli presentati, i documentari Sport minore (1951), Primo premio per i film culturali, e Cantamaggio a Cervarezza (1954). È in concorso alla Mostra il suo esordio nel lungometraggio, Gli sbandati, che viene premiato con una Medaglia. È in concorso a Venezia anche I delfini (1960), con Claudia Cardinale, ritratto psicologico e sociale di un gruppo di giovani della borghesia di provincia, che ottiene un grande successo di critica e pubblico. Citto Maselli partecipa in seguito alla Mostra negli anni Ottanta con film più intimisti, per lo più ritratti femminili: Storia d’amore (1985), che ottiene il Gran Premio Speciale della Giuria e la Coppa Volpi a Valeria Golino, nonché Codice privato (1988) e L’alba (1991). A Venezia ha inoltre presentato nel 1996 Cronache del terzo millennio, e nel 2011 Scossa, film a episodi.
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