Richard Gere: bene 100 milioni per i senzatetto

L'attore presidente onorario del festival di Taormina apprezza la campagna #HomelessZero e il protocollo d’intesa tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Poletti e la fio.PSD


TAORMINA. “Da 12 anni avevo un sogno di realizzare un film difficile con protagonista un uomo senzatetto come Gli invisibili, un film autentico, reale, genuino, capace di parlare al cuore delle persone. Una storia universale da mostrare in giro per il mondo e da provocare un cambiamento come quello che sta avvenendo qui ora. Questo stanziamento del governo italiano per combattere la povertà è la conferma che questo film può allora fare breccia nel cuore e nella mente delle persone”.
Così Richard Gere, presidente onorario del festival di Taormina ,saluta soddisfatto, all’interno della campagna #HomelessZero promossa dal ministero del Lavoro e Politiche Sociali e dalla fio.PSD (Federazione per le Persone Senza Dimora), la firma del protocollo d’intesa  tra il ministro Giuliano Poletti e la presidente della fio.PSD Cristina Avonto, presenti l’assessore regionale della Sicilia Anthony Barbagallo, il sindaco di Taormina Eligio Giardina, l’assessore comunale Salvo Cilona e la general manager del TFF Tiziana Rocca.

“Il protocollo prevede 100 milioni di euro per un piano nazionale contro la povertà, in passato non c’è mai stato un capitolo di bilancio destinato all’inclusione sociale – afferma il ministro – e abbiamo deciso di farlo insieme a Fiop, la federazione e i gruppi che lavorano su questo problema. Noi finanzieremo – aggiunge Poletti – progetti sviluppati da queste associazioni perché siamo convinti che solo una grande relazione diretta con persone molto fragili può funzionare grazie a un intermediario sociale ed è allora importante che operativamente siano le associazioni a gestirli sul territorio. Prima si pensava a servizi collettivi e a rifugi, ora stiamo facendo una cosa diversa per dare una casa. C’è molto da lavorare – conclude il ministro – perché in Italia ci sono 50mila persone in queste condizioni e la maggior parte è concentrata nelle grandi città”.

11 Giugno 2016

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