In un giorno dell’inverno 1970/71 ho visitato nella periferia industriale di Padova il set di Dino Risi mentre girava con Monica Vitti l’episodio Cuore di padrone per il film Noi donne siamo fatte così, un apologo d’attualità scritto dal veneto Rodolfo Sonego.
In mezzo a un caos tremendo, tra una massa di veri operai ingaggiati dalla produzione come comparse nel ruolo degli scioperanti incazzatissimi, e un plotone di veri agenti ingaggiati per attaccarli violentemente, tutti quanti coordinati dall’assistente alla regia Claudio Risi, ho visto entrare in scena Monica Vitti assieme alla sua controfigura, truccate ambedue con la stessa lunga parrucca bionda.
Risi ordina al megafono: “Menatela, forza, usate i manganelli!”. Gli agenti eseguono, sull’attrice anziché sulla controfigura. Ricordo ancora la faccia dolente di Monica Vitti che se ne scappa via dal set imprecando.
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Con quasi 500 film all’attivo il cineasta ha supportato il lavoro di tanti importanti registi. Polemiche per un post di Paul Schrader, che ne critica il lavoro
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