‘Presence’, al Sundance il pubblico dell’horror di Soderbergh scappa dalla sala

Ventata di paura al Film Festival statunitense alla presentazione del nuovo lungometraggio da brividi del regista di 'Ocean's Eleven'. Il pubblico interrompe la visione: "troppo stressante"


Ci risiamo, ancora una volta un horror ritenuto “troppo spaventoso” vede fuggire il suo pubblico dalla sala di proiezione prima dello spegnimento del proiettore. È successo in occasione del Sundance Film Festival con la presentazione del nuovo film di Steven Soderbergh Presence acquisito ora da Neon.

A quanto pare deve essersi trattata di una proiezione a dir poco animata. Sono stati molti i critici che hanno assistito alla prima del Festival e che si sono visti costretti ad abbandonare la sala di proiezione a causa delle immagini troppo forti. In realtà, da ciò che abbiamo dedotto, quello che più fa rabbrividire del progetto di Soderbergh è la scelta registica di scegliere un raccapricciante punto di vista, quello del fantasma, che non è certamente il tenero Casper.

La storia sceneggiata da David Koepp, almeno apparentemente non sembra avere nulla di nuovo, infatti racconta di una casa infestata e della famiglia Payne che la abita. Dalle notizie trapelate, ciò che spinge lo spettatore ad entrare in uno stato di iperstimolazione agghiacciante sarebbe proprio l’insolito punto di vista che, in questo caso, si serve di terrificanti soggettive.

In questa regia straordinariamente inquietante, a quanto dicono, il livello di stress generato negli spettatori raggiunge livelli altissimi proprio per l’alienante prospettiva che abbiamo della presenza maligna. Variety riporta addirittura che, durante la proiezione serale, un giornalista è esploso e uscendo dalla sala ha esclamato “non ce la faccio, non posso sopportare questo tipo di stress a notte fonda”.

In effetti parrebbe proprio che a far discutere sia dunque la scelta di lasciare che l’intera storia sia gestita unicamente dalla soggettiva della presenza malvagia che osserva i protagonisti per tutta la durata del film attraverso inquadrature distorte, grandangoli e obiettivi da 14mm.

Per gli spettatori che hanno invece deciso di proseguire con la visione, raccontano di essere stati percorsi da shock e stupore. Anche il cast si è pronunciato in merito, come l’attrice Lucy Liu, anche lei turbata, che ha dichiarato “Sono sconvolta. Il mio corpo ha reagito come se io non avessi mai recitato in questo film” e West Mulholland che agitatissimo ha voluto precisare davanti a tutta la sala di ‘non essere affatto’ come il suo personaggio nella vita reale”.

“Volevo trovare un modo diverso per raccontare la storia”, ha dichiarato Soderbergh a Variety, “Tutto viene rivelato attraverso gli sguardi di questa famiglia che questa presenza vede. E l’intero elemento del genere fantasma è un cavallo di Troia per mostrare un gruppo di persone in pericolo di crollare”.

Non si hanno ancora certezze con quali modalità uscirà il film, se al cinema oppure su una delle piattaforme streaming come è già successo per gli ultimi film di Soderbergh ma, ad ogni modo, sarà comunque un’esperienza da brividi e che un giorno, se le voci sono vere, potrebbe rientrare nella lista dei film più “terrificanti” della storia del cinema, almeno dal punto di vista delle reazioni in sala.

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