Mercoledì 12 ore 17.30 alla Casa del Cinema si chiude la rassegna Ritratti ItaliaDoc 2017 con la proiezione del documentario: Love is all. Piergiorgio Welby, autoritratto di Livia Giunti e Francesco Andreotti. Attraverso scritti, narrazioni, poesie, dipinti e alcune sperimentazioni fotografiche, si indaga la figura umana di Piergiorgio Welby e la sua volontà di non rimanere prigioniero della propria malattia. L’immagine di un uomo inerte a letto, attaccato al respiratore polmonare che con una voce sintetica chiedeva al Presidente della Repubblica di poter morire, entrò nelle case degli italiani nel settembre del 2006. Pochi mesi dopo quell’uomo, inascoltato dalla politica e dalla giustizia, decise di sottrarsi all’atroce sofferenza della vita con l’aiuto dei familiari e degli attivisti radicali. Sono passati quasi dieci anni dall’irruzione nei palinsesti di quell’immagine e sebbene nel nostro paese il dibattito sulle questioni del fine vita non abbia fatto sostanziali progressi, Welby è divenuto l’icona della lotta per i diritti civili e per l’autodeterminazione dei cittadini.
L’accesso in sala è gratuito e sarà garantito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il documentario verrà replicato sabato 15 aprile alle ore 17.30. Il ciclo di proiezioni dedicate al documentario italiano dell’ultima stagione cinematografica è curato da Maurizio Di Rienzo.
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Il 5 aprile una conferenza stampa del settore, dopo il lancio dell’allarme:“il primo trimestre 2024 ha registrato un arresto brusco della produzione cinematografica e audiovisiva, dovuto all'incertezza e al protrarsi del ritardo nell'attuazione delle misure di sostegno pubblico"