Parlano le donne di Roberto Orazi, trasmesso in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne 25 novembre su Raitre, è un progetto di comunicazione e sensibilizzazione finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, all’interno di un programma di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne in attuazione della Convenzione di Istanbul. A questo fine è stato realizzato un docufilm di 60 minuti che racconta l’incontro e il dialogo tra quattro donne con storie di violenza e discriminazione di genere e quattro studenti/esse che si fanno portavoce delle loro storie e di un messaggio che invita al cambiamento sociale. Il racconto si struttura su quattro linee narrative, ciascuna delle quali unisce la storia della donna, il profilo del ragazzo, e culmina nel loro incontro e confronto. Ciascuna donna racconta il suo trascorso, la sua esperienza e il suo riscatto in una narrazione empatica ed esemplare. Ci immergiamo inoltre nella vita dei ragazzi, che ci mostrano le proprie abitudini e soprattutto il loro modo di approcciarsi al progetto, leggendo le storie delle donne e portando avanti un primo contatto con loro. Gli incontri/intervista sono un momento di arricchimento per entrambe le parti, l’empatia fresca degli studenti permette alle donne di aprirsi e raccontare il proprio vissuto. Il documentario è prodotto da Anele per Rai Documentari in collaborazione con Videa Next Station e con il supporto di Fondazione Pangea Onlus per un progetto di comunicazione e sensibilizzazione sulla violenza di genere.
"L'ipotesi è di non riconoscere più finanziamenti pubblici a quelle aziende che operano nel settore cinematografico o dello spettacolo in cui si verificano casi di molestie ai danni delle donne". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano al convegno "Prevenire la violenza di genere attraverso l'educazione: una questione culturale"
Netflix diffonde i dati su diversity e gender equality che rappresentano un fiore all'occhiello per la società impegnata sul fronte della formazione di nuovi talenti anche in Italia, in collaborazione con il David di Donatello
Capri Entertainment dà riscontro alla nota divulgata l'8 marzo dal legale: “Il film non è mai stato né promosso né distribuito come ‘la storia di Franca Viola’ e non c’è nessun elemento riconducibile alla vita personale della signora”
Il legale aveva diffidato dal fare riferimento alla vicenda reale, la produzione ha cambiato nomi e specifiche esplicite, ma “il riferimento al nome della signora Franca Viola è prepotentemente ripetuto nelle iniziative che promuovono il film”, sostiene lui