Paola Minaccioni: “L’ironia è il mio punto di vista sul mondo”

Protagonista, ieri, del focus al Bif&st di Bari, l'attrice e autrice comica ha rievocato i suoi inizi e raccontato il suo percorso professionale tra cinema,


BARI – “Cos’è per me l’ironia? Un punto di vista sul mondo, ma anche una tradizione di famiglia. Basti pensare che il personaggio della vecchietta che faccio in tv è mia nonna”. Protagonista, ieri, del focus condotto da Franco Montini al Bif&st di Bari, l’attrice e autrice comica Paola Minaccioni ha rievocato i suoi inizi: “A scuola ero la classica simpatica del gruppo, quella che faceva le imitazioni dei professori. In modo abbastanza naturale, poi, ho provato a entrare al Centro Sperimentale, e ce l’ho fatta. I primi lavori, però, li ho fatti a teatro”.

Davanti a un pubblico partecipe e divertito, la protagonista di Allacciate le cinture e Confusi e felici ha raccontato il suo percorso professionale tra cinema, teatro, tv e radio. “Il teatro è un divertimento viscerale; il cinema è un viaggio, un’esaltante scoperta; la tv arriva in tutte le case ma è la forma che costringe di più a delle forzature; la radio è fichissima: per me è stimolante perché sono un’attrice molto fisica, ma lì devo rinunciare al corpo e puntare sulla scrittura di bei testi. Questo mi costringe a essere sempre accesa, sempre attenta a ciò che succede intorno, e mi piace”.

Voce del Ruggito del coniglio su Rai Radio Due, Paola Minaccioni al cinema ha lavorato per registi come Ferzan Ozpetek, Massimiliano Bruno, Fausto Brizzi e Matteo Garrone, ma quando le si chiede da chi vorrebbe essere diretta, stila senza esitazioni un’altra lunga lista di nomi: Paolo Virzì, Paolo Sorrentino, Sydney Sibilia, Matteo Oleotto, Michele Alhaique e, tra le donne, Cristina Comencini e Francesca Archibugi: “Finora non sono mai stata diretta da una donna al cinema, ma questo succede anche perché ce ne sono poche. In Italia il cinema è dei maschi”.

Tra i monumenti dello spettacolo italiano, però, c’è anche una grande donna, a cui Paola Minaccioni viene spesso accostata: “Franca Valeri è il mio mito, e ora anche un’amica – dice – magari avessi il 20% della sua intelligenza. Recentemente mi ha detto una cosa che mi rende molto orgogliosa, cioè che le piacerebbe se interpretassi la sua commedia Lina e il cavaliere, aggiungendo ‘sei l’unica che lo può fare'”.

Nel prossimo futuro, comunque, la Minaccioni ha proprio una regista donna: con Cristina Comencini lavorerà presto a teatro, dove sarà tra le protagoniste del nuovo allestimento di Due partite, che sarà rimesso in scena con un cast tutto nuovo. Intanto l’attrice-autrice prepara anche uno spettacolo tutto suo: “Si intitolerà Voi siete qui e sarà il mio primo monologo”.

25 Marzo 2015

Bari 2015

Bari 2015

Cinema & Fiction, tv italiana in cerca di innovazione

Al Bif&st il convegno "Cinema & Fiction: convergenze parallele?", un momento di confronto tra protagonisti del settore per capire quale possa e debba essere il ruolo della fiction in Italia, mentre dagli Stati Uniti arrivano i successi di serie tv che vantano attori da Oscar e ascolti strabilianti.
"Il problema dell'Italia è che non ha un'industria culturale degna", dice il direttore di 8 e 1/2 Gianni Canova, mentre Maurizio Sciarra si rivolge alla committenza e dice "La tv è ferma a 20 anni fa, non innova da decenni", mentre sta per arrivare in Italia il ciclone Netflix. Tra gli altri relatori Silvia Napolitano, Matilde Bernabei, Daniele Cesarano, Veridiana Bixio e Luca Milano per Rai Fiction

Bari 2015

Alba Rohrwacher due volte miglior attrice al Bif&st

Il messaggio dell'attrice: "Ringrazio il bellissimo Festival di Bari per questi riconoscimenti che arrivano a due film molto importanti per me, Hungry Hearts e Vergine giurata. Ringrazio il pubblico numerosissimo del festival. Purtroppo non posso essere con voi perché sono a Lisbona al Festival di Cinema Italiano. Ma sono davvero felice. E voglio ringraziare la Giuria dei Critici del Concorso Ufficiale e la Giuria Popolare delle Opere Prime"

Bari 2015

Bif&st: 2016 con Mastroianni e gli attori

73mila spettatori. Ovvero 2.500 in più rispetto allo scorso anno. La conferenza stampa di bilancio del Bif&st numero 6, guidato come sempre da Felice Laudadio, è la cronaca di un trionfo, ma anche un molto simbolico "passaggio di consegne" all'amministrazione locale futura, a cui il direttore e il presidente Ettore Scola chiedono in coro di confermare la fiducia in un progetto culturale che richiama un pubblico numerosissimo e giovane. Con il governatore Nichi Vendola in scadenza di mandato, resta un margine di incertezza per il futuro, che Laudadio cerca di scongiurare annunciando già non solo le date - dal 2 al 9 aprile 2016 - ma persino il programma del settimo Bif&st, che sarà dedicato a Marcello Mastroianni nel 20° anniversario della sua scomparsa, con una retrospettiva in 50 titoli. Al Teatro Petruzzelli la cerimonia di premiazione presentata da Stefania Rocca. Miglior regista Francesco Munzi, migliori attori Elio Germano, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso

Bari 2015

Nanni Moretti, superstar a Bari, legge il “Caro Diario”

"Manteniamo il mistero". Basterebbe l'ultima battuta della masterclass (riferita alla genesi di Habemus Papam), per riassumere l'incontro di Nanni Moretti con il pubblico del Bif&st, di cui è stato l'ultimo, attesissimo ospite. Dopo la proiezione di Caro diario, il regista ha letto il diario di lavorazione che scrisse per quel film del 1993: in un Teatro Petruzzelli affollatissimo, il regista ha rievocato quei giorni, per poi rispondere alle domande (o piuttosto ai timidi input) del moderatore Jean Gili. Come prevedibile, neanche una parola è stata dedicata a Mia madre, il nuovo film del regista che sarà in sala dal 16 aprile (e poi probabilmente a Cannes) in cui recita accanto a Margherita Buy e John Turturro. Ripercorrendo la sua carriera, ha detto: "Con gli anni sono diventato più esigente, ora il momento della scrittura è quello più difficile, mentre quello più faticoso e angosciante resta quello delle riprese"


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