Nel 2010 più incassi e presenze grazie al cinema italiano


“Smettiamola di dire che il cinema italiano è in crisi. I dati lo smentiscono appieno, diciamo invece che è in atto una fioritura del cinema italiano”. Non usa mezzi termini Riccardo Tozzi, presidente Anica produttori, alla conferenza di presentazione dei dati di fine anno Anec-Anem-Anica. Da tempo il numero uno di Cattleya si batte affinché i media veicolino al pubblico informazioni reali sull’andamento del cinema italiano, considerato nell’immaginario collettivo un settore sempre in bilico tra vita e morte. Certo la crisi ha il suo peso, così come pure le scelte che il governo dovrà fare sul rinnovo di Tax Credit e Tax Shelter, ma l’andamento dell’esercizio italiano e dei film nostrani è positivo al punto che non si può non parlarne con un certo orgoglio.

 

I risultati del 2010 sono ancora parziali ma permettono di fare alcune considerazioni, come ad esempio che il risultato negativo del 2009 è stato occasionale, mentre il 2010 si allinea con la tendenza positiva già registrata nel 2007 e 2008. L’aumento dei biglietti del 12% dimostra che la domanda di consumo è in crescita: l’incremento in termini di incassi è del 20% circa, anche grazie all’effetto dei film in 3D che ha giocato un ruolo non marginale per le entrate, ma non è tutto merito della stereoscopia. Sono i film italiani a far registrare l’aumento maggiore di numero di biglietti venduti, un aumento quasi del 50%. La quota dei nostri film è cresciuta fino al 30%, ovvero un risultato che ci porta al secondo posto in Europa, dopo la Francia.

 

“Nonostante le continue incertezze legislative, l’inadeguatezza della classe politica, la difficoltà dei rapporti con le televisioni, la pirateria, e lo squilibrio del circuito italiano che non ha sale distribuite omogeneamente su tutto il territorio – ha continuato Tozzi – il cinema italiano si afferma con autorevolezza, la stessa con cui si sta affermando con successo tutta la produzione culturale italiana dai romanzi, alle fiction passando per la musica”.

A fare eco al produttore è il presidente Agis e Anec, Paolo Protti: “I numeri di quest’anno parlano da soli e dimostrano che il cinema si conferma per lItalia un assist eccezionale. Se, come sembra, il 2010 si chiuderà con almeno 120 milioni di biglietti venduti avremo raggiunto un traguardo che non si toccava più dalla metà degli anni 80″.

 

Infatti le presenze e gli incassi registrati nel periodo che va dall’1 gennaio al 21 novembre dell’anno in corso segnano +15,19% di spettatori con 94.539.180 persone nel 2010 rispetto alle 82.069.671 del 2009, e +23,30% di incasso ovvero 631.655.158 euro invece dei 512.282.048 dell’anno scorso.

Notizie rese ancora più positive se considerato che a beneficiarne è tutto l’esercizio: dai multiplex alle sale di città, come illustrato anche dal presidente Anem, Carlo Bernaschi: “I multisala sono hanno incrementato l’incasso del 25,26% e le presenze del 17,56%. I multiplex da 5 a 7 schermi, i cosiddetti piccoli multiplex, registrano +36% dell’incasso e +23,12% delle presenze, mentre le sale da 2 a 4 schermi aumentano del 22% gli incassi e del 14,43% le presenze. Da segnalare che le monosale interrompono un declino, che pareva inarrestabile, registrando +12,82% per l’incasso e +14,43 delle presenze. Ma va tenuto conto – continua Bernaschi – che le monosale continuano a chiudere: dal 2009 al 2010 ne sono scomparse 35, arrivando a quota 543, mentre tra le sale da 2 a 4 schermi hanno chiuso 12 esercizi diventando 301 in tutto il Paese. Ritengo comunque che il 2010 sia stato significativo nel raggiungimento degli obiettivi grazie al lavoro congiunto di tutte le fasi della filiera con l’accordo di mutua assistenza tra distributori e esercenti per il digitale, l’allungamento della stagione e la produzione italiana con film di vario genere. Tutti traguardi che non possono che farci ben sperare per il futuro”.

24 Novembre 2010

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